La Nuova Sardegna

Minacce al prefetto: «Faremo saltare la scuola»

di Claudio Zoccheddu
Minacce al prefetto: «Faremo saltare la scuola»

Cagliari, recapitata a Giuliana Perrotta una busta con due pallottole L’intimidazione riguarda lo stabile di Monastir destinato a ospitare i profughi

12 novembre 2016
2 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Due proiettili e una lettera minatoria dentro una busta indirizzata al prefetto di Cagliari, Giuliana Perrotta. La scoperta è di ieri mattina, quando gli addetti alle pulizia dello stabile in viale Buoncammino sono arrivati per iniziare la giornata di lavoro. Una volta notata la busta posata sull’uscio, gli inservienti hanno subito chiesto l’intervento della Polizia. La busta e il suo contenuto sono finiti in mano agli agenti della Digos che hanno consegnato il pacchetto agli specialisti della sezione Scientifica della polizia che, da ieri, sono al lavoro per provare a trovare tracce che possano aiutare le indagini dei colleghi.

«Faremo saltare le palazzine» è una delle minacce contenute nel messaggio e chiaramente legate all’ex scuola di addestramento per gli agenti di polizia penitenziaria di Monastir, che presto dovrebbe diventare un centro di accoglienza per i migranti, soprattutto minori. Un luogo al centro di un’accesa polemica con l’amministrazione comunale del paese e con la popolazione che era già stato il bersaglio di un attentato, per fortuna di poco conto: dopo la mobilitazione dei cittadini contro la destinazione dello stabile, qualcuno si era introdotto nei locali delle vecchie cucine e aveva appiccato un incendio che, nonostante l’impegno degli incendiari, non aveva causato danni strutturali.

Anche il giorno scelto per l’intimidazione non è stato casuale: ieri era in programma l’apertura delle buste con le offerte degli aspiranti gestori della struttura. Un messaggio brutale e tempestivo che, però, non è stato commentato dal prefetto. Le dichiarazioni di Giuliana Perrotta potrebbero essere state rimandate alla mattinata di oggi, quando in viale Trieste inizierà il convegno “Migrantes: esperienze di accoglienza in Sardegna”.

Nel frattempo, tra le prime reazioni c’è quelle del sindaco del paese del cagliaritano, Luisa Murru, che si era schierata apertamente contro l’ipotesi di ospitare giovani migranti nell’ex scuola di polizia: «Si tratta di un atto vergognoso. L'amministrazione comunale di Monastir e tutta la comunità esprimono solidarietà al prefetto e si dissociano dagli atti intimidatori. Il nostro paese è estraneo a questi gesti di violenza e non vogliamo in nessun modo esservi associati».

Solidarietà anche dal presidente dell'Anci, Pier Sandro Scano: «Condanniamo l’ennesimo atto intimidatorio nei confronti di un rappresentante istituzionale dell'isola – osserva Scano – esprimendo anche una ferma e totale condanna per un gesto vile».

«È un fatto di estrema gravità che non è possibile lasciar passare – dice il questore di Cagliari, Danilo Gagliardi – ho dato disposizione alla Digos e alla Squadra mobile che sono al lavoro per raccogliere informazioni. Non si può tollerare questo atteggiamento e questi comportamenti. Non si intimidisce lo Stato».

Il blitz

Sassari, controlli dei Nas in tutta l’isola: sequestrati 855 chili di uova e colombe di Pasqua scadute o conservate tra i topi

Le nostre iniziative