La Nuova Sardegna

Qatar: «Ora puntiamo all’Italia»

Qatar: «Ora puntiamo all’Italia»

Akbar Al Baker ceo di Qa: sfrutteremo l’enorme potenziale, città turistiche servite in modo pessimo

08 novembre 2016
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OLBIA. Akbar Al Baker, capo di Qatar Airways, ha confermato quanto era stato scritto: Meridiana non è stata acquistata perché è in Sardegna, dove il Qatar ha molti interessi (la Costa Smeralda, l’ospedale Mater Olbia quando aprirà, e magari il metano...), ma perché è lo strumento che permetterà agli arabi, con i loro soldi, di farne una grande compagnia aerea, a livello italiano ed europeo.

“La Nuova Sardegna” lo aveva anticipato il 4 febbraio, con il titolo “Il Qatar vuole Meridiana per scalare i cieli italiani”: si spiegava che con la compagnia di Olbia, vettore europeo, Qatar Airways avrebbe potuto crescere nel Vecchio Continente senza le limitazioni imposte ai vettori asiatici. Avanti ieri, in un’intervista al “Corriere della Sera”, Al Baker ha ammesso che questo è il suo grande piano.

Alla domanda, “perché avete scelto di puntare proprio su Meridiana?”, il capo di Qatar Airways ha così risposto: «Intanto perché abbiamo visto che il suo potenziale è enorme, considerando anche il Paese. Poi perché non avete una vera compagnia di bandiera, con un network esteso. L’Italia è una destinazione turistica forte, ma gli stranieri arrivano con vettori non italiani e questo non ha senso, le città turistiche sono servite in modo pessimo, i vostri hub sono inefficienti, siete costretti ad andare a Parigi, Londra, Francoforte per i voli di lungo raggio. Meridiana non sta connettendo il Paese come dovrebbe. Come si fa ad avere una compagnia aerea che a livello domestico vola una o due volte a settimana verso certi aeroporti?».

Quando gli è stato chiesto su che cosa punterà la nuova Meridiana, Al Baker ha spiegato che «dovrà guardare di più all’estero, ma in parallelo dovrà anche alimentare il mercato locale. Per questo cambierà molto anche sulle frequenze. Un vettore che si possa chiamare tale dovrebbe volare almeno due-tre volte al giorno verso le città principali d’Italia».

Il capo di Qatar Airways ha fatto sapere che l’accordo sarà concluso a gennaio, se ci saranno le «condizioni che deve rispettare Meridiana», società in cui l’Aga Khan avrà il 51%. E ha spiegato che Meridiana non serve allo sviluppo di Qatar Airways. «Mettiamo in chiaro una cosa: non la useremo per far crescere Qatar Airways, non ne abbiamo bisogno - ha detto Al Baker -. Siamo già molto forti, tanto da definire gli standard nel mondo. Basta vedere i nostri numeri: 199 aerei nella flotta, 90 miliardi di dollari di ordini per velivoli nuovi. Per non parlare dei cargo, degli alberghi, del duty free, dell’aeroporto di Doha, del catering e di tutte le attività in cui operiamo».

Poi una riflessione sui licenziamenti. «È vero, era una delle condizioni per farla ripartire - ha risposto Al Baker -. E se il 31 gennaio firmeremo vedrete che in seguito saranno assunte molte persone, soprattutto giovani. Non siamo qui a togliere lavoro. Dovrà cambiare l’intera concezione della compagnia per fornire agli italiani gli standard alti che dovrebbero avere, anche perché la moda è nata qui e Meridiana deve essere in linea con questo». (red.ol.)

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