La Nuova Sardegna

Sanità, ancora polemica sui costi

Arru: «La spesa è in diminuzione». Cappellacci: «La giunta indebita i sardi»

06 novembre 2016
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SASSARI. «La spesa sanitaria nel 2016 non cresce affatto, anzi si riduce rispetto al 2015, nonostante i maggiori costi per i farmaci innovativi».

Lo dice l'assessore regionale della Sanità, Luigi Arru che poi entra nel dettaglio: «La nostra spesa sanitaria è costantemente monitorata. A fronte dei costi del 2015, pari a 3,289 miliardi di euro – continua Arru – la stima fatta con i dati del conto economico del terzo trimestre del 2016 danno una previsione di costi totali pari a 3,245 miliardi, cioè in diminuzione».

Quanto ai 120 milioni previsti dall'assestamento, vanno a coprire il disavanzo del 2015, non ancora ripianato completamente, così come previsto dal Piano di rientro. «Non si tratta di un incremento di spesa nel 2016 ma dell’applicazione della manovra triennale di risanamento dei conti della sanità – sottolinea Arru.

«Le dichiarazioni dell’assessore Arru ricordano lo slogan paradossale di un vecchio spot di pannolini per bambini: anche bagnati restano asciutti”. Lo ha dichiarato Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, replicando alle affermazioni dell’esponente della Giunta. «Sono bagnati perché, al di là dei giri di parole, Arru conferma che con loro al Governo la spesa è aumentata e che c’è un ulteriore buco di 120 milioni, ma restano asciutti perché credono di essere virtuosi per definizione anche quando i fatti e i numeri, nelle loro oggettività, dicono l’esatto opposto. Pensano che i sardi abbiano già dimenticato l’aumento dell’Irpef e dell’Irap con cui volevano nascondere e far pagare ai cittadini il loro pasticcio da dilettanti di non aver previsto sufficienti coperture in bilancio per la Sanità? Spiace che l’assessore sorvoli sull’altra questione: la Giunta ha intenzione o non di indebitare i sardi con un nuovo mutuo mostruoso, dopo quello di 700 milioni già accollato da loro sulle spalle dei sardi?».

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