La Nuova Sardegna

Niente sardi alla Asl Arru sta con Moirano Caos in maggioranza

Niente sardi alla Asl Arru sta con Moirano Caos in maggioranza

L’assessore: basta con la mentalità della appartenenza Ma il PdS lo gela: amministra la sanità in modo fallimentare

05 novembre 2016
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SASSARI. La sanità fa traballare la maggioranza. Le nomine del manager Fulvio Moirano hanno fatto insorgere due partiti che sostengono Francesco Pigliaru e la sua giunta. Per l’Upc e il Partito dei sardi si tratta di scelte che tagliano fuori i dirigenti locali. Ma l’assessore Luigi Arru non ci sta e passa lui all’attacco. «La reazione dura di certa politica di fronte alla nomina dei collaboratori dei direttori generali è espressione di una mentalità del passato, quando i politici pretendevano di entrare nel merito di tutte le nomine, quando l'appartenenza contava più della competenza – dice Arru –. Un'altra politica, quella che mette al primo posto l'interesse generale, ha fatto la scelta di quattro manager, in attesa del quinto, quello dell'Areus: due di questi quattro direttori generali sono sardi e due sono continentali».

Le nomine al centro della polemica sono quelle di Stefano Lorusso, lucano, scelto da Moirano come direttore amministrativo, e del torinese Francesco Enrichens come direttore sanitario. «A differenza del passato – dice ancora l’assessore alla Sanità – i manager hanno scelto e sceglieranno i propri stretti collaboratori basandosi su criteri di competenza e su un rapporto fiduciario. Né presidente, né assessore si sono permessi di dare indicazioni sulle scelte dei collaboratori, consapevoli della necessità di segnare un netto cambiamento rispetto al passato. Né si è mai chiesto di indicare collaboratori solo continentali. Gli obiettivi posti dalla giunta ai direttori generali richiedono azioni amministrative rapide e incisive e passano anche per la scelta di persone di loro fiducia. Ciò non vuole dire – conclude Arru – screditare i professionisti sardi, la cui preparazione è riconosciuta a prescindere dalla loro carta di identità».

La replica dell’assessore serve solo ad agitare ancora di più le acque nel centrosinistra. È il Partito dei sardi - ma anche i Rossomori - ad andare di nuovo all’attacco di Arru. «Stupiscono le sue dichiarazioni – afferma il capogruppo Gianfranco Congiu –, non conosciamo quella certa politica di cui parla ma certamente abbiamo conosciuto la sua. Quella dei buchi finanziari, certificati anche dalle carte predisposte per l'assestamento di bilancio. Di quella sanità onnivora che prosciuga le risorse per fare investimenti». Secondo il consigliere «il predicozzo sul nuovismo, predicato ma non praticato, è solo un maldestro tentativo di nascondere le proprie inadempienze. Le nomine di Moirano attestano il commissariamento e certificano il fallimento della politica sanitaria, così come gestita sinora. Da quella politica sanitaria noi prendiamo la distanza soprattutto da chi da chi ha abdicato al proprio ruolo e per un evidente complesso di inferiorità politica ha teorizzato e praticato l'esclusione dei sardi dalle sfide più grandi». (al.pi.)

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