La Nuova Sardegna

Cagliari, addio a Walter Piludu: chiedeva una legge per morire con dignità

Cagliari, addio a Walter Piludu: chiedeva una legge per morire con dignità

L’ex presidente della Provincia di Cagliari, malato di Sla, aveva scritto al Papa e ai principali leader politici italiani sollecitando una legge sul fine vita

03 novembre 2016
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CAGLIARI. È morto Walter Piludu, l’ex presidente della Provincia di Cagliari che aveva scritto al Papa e ai principali leader politici italiani per chiedere una legge sul fine vita. Malato di Sla - sclerosi laterale amiotrofica - dal 2011, Piludu chiedeva «una legge per scegliere di morire con dignità». Nato nel 1950, appassionato militante del Pci e negli anni Novanta presidente della Provincia di Cagliari, Piludu era un berlingueriano che nel 1989 disse no alla svolta della Bolognina. Due anni fa aveva scritto una lettera ai leader della politica italiana, da Matteo Renzi a Silvio Berlusconi, passando per Nichi Vendola, Matteo Salvini e Beppe Grillo, per sottoporre loro - come diceva lui stesso - «una questione al tempo stesso personale e generale: il problema del fine vita». Una lettera che aveva potuto scrivere solo grazie a un computer a comandi oculari.

«Mi chiedo e vi chiedo – chiedeva l’ex dirigente del Pci –: perché costringermi ad andare in Svizzera invece di poterlo fare vicino ai miei affetti, nella mia terra, nella mia patria? Ancora, mi chiedo e vi chiedo: se, come temo, non potrò andare in Svizzera, in ragione di insuperabili ostacoli logistici ed emozionali, in quale altro modo potrò realizzare la mia volontà se non col rifiuto di acqua e cibo e, dunque, con una lenta morte per sete e fame? Da metà del 2013 sono completamente immobilizzato, vivo con un tubo che collega, 24 ore al giorno, il mio naso a un respiratore meccanico, le mie funzioni vocali sono fortemente compromesse, non avendo più il riflesso difensivo della tosse, mangio e bevo ogni volta con il terrore che qualcosa vada di traverso, generando una situazione terribile di soffocamento».

Dalla politica, però, solo silenzio. Ma non dalla Chiesa. A rispondere a un’altra sua lettera indirizzata a Papa Francesco fu qualche mese dopo monsignor Angelino Becciu, sostituto della segreteria vaticana. «Il Papa è rimasto colpito dal fatto che lei, anche in questa tragica situazione e pur non avendo alcuna fede religiosa riesca a dare ancora un senso alla sua esistenza», queste le parole dell’arcivescovo di Pattada.

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