Sorso, il figlio perde la partita: genitore ultras tenta di aggredire i rivali
Intervento dei carabinieri dopo il fatto accaduto alla fine di una gara dei Giovanissimi tra Sporting Cantera e Usinese. Molti ridimensionano l'episodio
SORSO. Dopo la partita il campo rischia di trasformarsi in un ring. Domenica a Sorso, nel finale di un match del campionato Giovanissimi, il padre di un giocatore della squadra di casa è sceso in campo per aggredire i dirigenti avversari. Alla scena hanno assistito bambini e famiglie che stavano sugli spalti. E qualcuno ha chiesto l’intervento del 112. La società di casa ridimensiona il fatto: «Esagerato chiamare i carabinieri. Non è successo niente di grave». Ma l’accaduto è finito nel verbale dell’arbitro e ora passerà all’esame del giudice sportivo.
È domenica mattina. Sulla terra battuta del Madau di Sorso è in programma una partita del campionato provinciale Giovanissimi. I padroni di casa sono i ragazzi dello Sporting Cantera; gli ospiti quelli dell’Usinese. Dopo il fischio dell’arbitro a festeggiare sono i ragazzi dell’Usinese: 2 a 1. E un attimo dopo, mentre le squadre rientrano negli spogliatoi, accade l’impensabile. Il padre di un giocatore della Sporting Cantera scatta dalle tribune, scende in campo e cerca di aggredire i dirigenti dell’Usinese.
La Sporting Cantera è una di società che tiene molto all’immagine e fa del fair play un punto imprescindibile del lavoro con i ragazzi. La società ha già identificato il genitore turbolento. «È una persona di tutto rispetto - conclude Serena Camboni - e mi pare molto strano che abbia usato parole pesanti. Può succedere ma la chiamata ai carabinieri è sembrata eccessiva».