La Nuova Sardegna

Sorso, il figlio perde la partita: genitore ultras tenta di aggredire i rivali

di Salvatore Santoni
Il campo di calcio di Sorso (foto archivio)
Il campo di calcio di Sorso (foto archivio)

Intervento dei carabinieri dopo il fatto accaduto alla fine di una gara dei Giovanissimi tra Sporting Cantera e Usinese. Molti ridimensionano l'episodio

02 novembre 2016
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SORSO. Dopo la partita il campo rischia di trasformarsi in un ring. Domenica a Sorso, nel finale di un match del campionato Giovanissimi, il padre di un giocatore della squadra di casa è sceso in campo per aggredire i dirigenti avversari. Alla scena hanno assistito bambini e famiglie che stavano sugli spalti. E qualcuno ha chiesto l’intervento del 112. La società di casa ridimensiona il fatto: «Esagerato chiamare i carabinieri. Non è successo niente di grave». Ma l’accaduto è finito nel verbale dell’arbitro e ora passerà all’esame del giudice sportivo.

È domenica mattina. Sulla terra battuta del Madau di Sorso è in programma una partita del campionato provinciale Giovanissimi. I padroni di casa sono i ragazzi dello Sporting Cantera; gli ospiti quelli dell’Usinese. Dopo il fischio dell’arbitro a festeggiare sono i ragazzi dell’Usinese: 2 a 1. E un attimo dopo, mentre le squadre rientrano negli spogliatoi, accade l’impensabile. Il padre di un giocatore della Sporting Cantera scatta dalle tribune, scende in campo e cerca di aggredire i dirigenti dell’Usinese. 

La Sporting Cantera è una di società che tiene molto all’immagine e fa del fair play un punto imprescindibile del lavoro con i ragazzi. La società ha già identificato il genitore turbolento. «È una persona di tutto rispetto - conclude Serena Camboni - e mi pare molto strano che abbia usato parole pesanti. Può succedere ma la chiamata ai carabinieri è sembrata eccessiva».

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