La Nuova Sardegna

Assemblea del PArtito Democratico

A novembre vertice con il garante

L’ex minoranza: impegno massimo per il referendum costituzionale

26 ottobre 2016
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CAGLIARI. È ufficiale: lunedì 7 novembre forse a Cagliari ci sarà il primo confronto del garante con l’assemblea regionale del Pd. La convocazione è sicura – a giorni sarà pubblicata sul sito del partito – ma mancano ancora alcuni dettagli a cominciare dal luogo che stavolta non dovrebbe essere a Oristano e neanche a Tramatza. Quel giorno il garante Gianni Dal Moro dovrebbe chiedere all’assemblea anche di eleggere i componenti del direttorio che dovrebbero affiancarlo fino al 26 febbraio, data del congresso straordinario. Intanto dopo i vertici con parlamentari e consiglieri regionali, oggi Dal Moro incontrerà i segretari provinciali del Pd.

Referendum e rimpasto. L’ex minoranza del Pd, come scontato, ha dichiarato il suo «pieno e forte sostegno alla campagna referendaria a favore del Sì», ma allo stesso tempo «avvia una riflessione profonda sul partito in vista del congresso regionale straordinario di febbraio». È la strategia scelta dalla corrente che nel 2014 sosteneva per la segreteria il senatore Ignazio Angioni contro la candidatura poi vincente di Renato Soru. Ora i renziani, gli ex Diesse ed ex Popolari sono una delle quattro correnti, le altre sono i popolari-riformisti, i soriani e gli ex civatiani – con cui dovrà dialogare il garante.

L’assemblea. Lunedì 200 iscritti e simpatizzanti dell’ex minoranza si sono incontrati nel centro congressi di Santa Cristina e l'assemblea si è conclusa con l'approvazione di un documento in cui il punto forte, oltre alla campagna referendaria, è «il partito deve ritornare nei territori facendosi carico dei problemi reali delle persone». Per proseguire con un appello alla giunta Pigliaru: «Dopo trenta mesi di riforme importanti, è arrivato il momento di renderle operative». Per concludere con uno sguardo alle prossime elezioni regionali: «Dobbiamo costruire una coalizione che si candidi a vincere di nuovo nel 2019 ma quell’appuntamento va preparato a partire da adesso, col rilancio del programma e la costruzione di un’alleanza ancora più ampia».

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