La Nuova Sardegna

il sociologo

«Non parliamo di ragazzate E quell’indifferenza fa paura»

MURAVERA. «Immagini sconvolgenti con un impatto emotivo molto importante, ne ho viste molte ma in questo caso ci sono tutti gli indicatori tipici del fenomeno bullismo, o meglio si tratta di un caso...

20 ottobre 2016
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MURAVERA. «Immagini sconvolgenti con un impatto emotivo molto importante, ne ho viste molte ma in questo caso ci sono tutti gli indicatori tipici del fenomeno bullismo, o meglio si tratta di un caso di cyberbullismo: c'è l'aggressore, ci sono quelli che osservano, c'è la vittima che patisce e soprattutto, ed è la cosa più preoccupante, c'è la scarsa empatia di tutti coloro che assistono e neanche per un attimo aiutano la ragazza». Così Gianfranco Oppo, componente dell'Osservatorio territoriale contro il bullismo di Nuoro e Ogliastra, commenta il video-choc sul caso di Muravera. «Per combattere il fenomeno – sottolinea l'esperto – bisogna allacciare un dialogo con il mondo giovanile. Questo fatto è avvenuto lontano dagli adulti, ma sono loro che devono dare le indicazioni e fare in modo che episodi come questi non avvengano più. Per questo caso ci vuole una punizione esemplare, non bisogna parlare di ragazzate». I dati sardi sono allarmanti. «Sono superiori mediamente del 4-5% rispetto ad altre zone d'Italia e d'Europa sia rispetto al bullismo che al cyberbullismo».

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