La Nuova Sardegna

Operato di appendicite muore a 17 anni, è giallo

di Elena Corveddu
Operato di appendicite muore a 17 anni, è giallo

Massimiliano Delogu aveva subìto l’intervento una settimana fa a Nuoro La ferita non cicatrizzava ma i medici l’avevano rassicurato. Oggi i funerali

18 ottobre 2016
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ILLORAI. Massimiliano Delogu aveva diciassette anni ed è stato trovato morto nel suo letto ieri mattina dalla sorella Monica, più grande di lui di pochi anni. Massimiliano era stato sottoposto la settimana scorsa a un’operazione di appendicite nell’ospedale San Francesco di Nuoro. Una operazione comune e in genere di facile risoluzione. Il diciassettenne, che stava trascorrendo il periodo di ripresa dall’operazione e di guarigione nella sua abitazione a Illorai, di recente era stato riportato in ospedale dai genitori perché la ferita non cicatrizzava: una volta visitato, Massimiliano era stato tranquillizzato e rimandato a casa. Qui il diciassettenne, che studiava all’istituto Agrario di Nuoro, trascorreva le giornate tra le attenzioni della famiglia e le visite degli amici. «Era un ragazzo energico, ben piazzato, che sprizzava salute da tutti i pori – hanno raccontato alcuni compaesani – Nessuno si sarebbe aspettato questo tragico epilogo».

La tragedia. Ieri mattina, come ogni giorno, Mario, il padre di Massimiliano, è uscito di casa per andare a lavoro, stessa cosa ha fatto la madre Antonietta. Il fratello minore Stefano è andato a scuola, frequenta il primo anno delle Superiori. In casa è rimasta solo la sorella Monica. È stata la ragazza ad accorgersi che il fratello non respirava più. Inutili i soccorsi, quando il medico è arrivato Massimiliano Delogu era già morto.

L’inchiesta. Il pm del Tribunale di Nuoro Manuela Porcu ha disposto l'autopsia per accertare le cause della morte del giovane. I genitori per ora non hanno presentato denuncia. Dopo la perizia eseguita a Nuoro la salma è stata restituita ai familiari e riportata a casa a Illorai. Dove ad attendere lo sfortunato giovane c’era una folla commossa e sotto choc.

Paese sconvolto. È stata una mazzata per il paese, per i tantissimi amici che Massimiliano aveva a Illorai e anche nei centri vicini. La comunità stava cercando di riprendersi dal grande dolore per la morte del parroco don Andrea Bechere, scomparso poche settimane fa in seguito alle complicanze di un incidente stradale che lo aveva fortemente debilitato. «Un grave lutto per noi. E ora questa tragedia che devasta i nostri animi e li mette a dura prova – dice il sindaco di Illorai Maria Giovanna Pittalis –. Massimiliano aveva tanti amici, alcuni dei quali sono miei alunni nella scuola in cui insegno, l’Istituto tecnico di Bono. Li ho riportati io stessa in paese e li ho accompagnati a casa del giovane. È stata una grande sofferenza vedere i miei concittadini e alunni addolorati per la perdita improvvisa di un loro compagno e amico». In paese ci si interroga con rabbia e desolazione: «Si può morire di diciassette anni per una operazione all’appendicite?». È una tragedia incomprensibile per chi ricorda il bel sorriso apertto di Massimiliano, il suo carattere gioviale e la grande voglia di vivere. Sulla bacheca Facebook sono tanti i messaggi di affetto per lui, i pensieri e i ricordo di chi ha condiviso con lui un pezzetto di cammino. Questo pomeriggio alle 16 nella parrocchia di San Gavino l’ultimo saluto.

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