La Nuova Sardegna

Referendum Costituzionale

Dem e Forza Italia ai ferri corti

Puddu (M5S): «Pigliaru e Zedda non hanno una posizione chiara»

06 ottobre 2016
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CAGLIARI. Il referendum costituzionale sarà terra di scontro fino al 4 dicembre, giorno del voto. Sarà una campagna elettorale lunga e complicata fra favorevoli e contrari. Ogni giorno i toni si scaldano. L’ultimo scontro è a tre fra Forza Italia, Pd e Movimento 5 Stelle. Il coordinatore regionale di Fi, Ugo Cappellacci, ha denunciato che «la clausola di supremazia nazionale», una delle novità della riforma costituzionale, di fatto «è il marchingegno pensato e voluto da Renzi per sterilizzare in maniera subdola l’autonomia della Sardegna, perché così lo Stato potrà intervenire anche su temi oggi di competenza regionale». Pronta la replica di Franco Sabatini del Pd: «Il ragionamento è sbagliato. La clausola non sarà applicata alle Regioni speciali fino alla revisioni dei rispettivi statuti. Dunque, non riguarda la Sardegna». A metterci del suo sul referendum è stato anche Mario Puddu del Movimento 5 Stelle e sindaco di Assemini. Dopo aver ribadito la posizione del No, ha scritto su Facebook: «Il governatore Pigliaru e il sindaco di Cagliari Masimo Zedda non hanno preso ancora una posizione chiara e ufficiale sul referendum, mentre dovrebbero avere il coraggio di farlo».

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