La Nuova Sardegna

Crisi Pd, il garante sarà Gianni Dal Moro

Scelto come supervisore il presidente della commissione nazionale di garanzia del partito

06 ottobre 2016
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CAGLIARI. Il garante del Pd sardo è stato scelto e sarà l'arbitro degli arbitri. Il nome dovrebbe essere quello di Gianni Dal Moro, presidente della commissione nazionale di garanzia del partito. Mancano pochi dettagli e nelle prossime ore sarà il responsabile dell'organizzazione interna di via del Nazareno, Lorenzo Guerini, a comunicare la nomination alla presidente regionale Dem Giannarita Mele. Dal Moro potrebbe arrivare a Cagliari all'inizio della settimana prossima, con un'agenda subito zeppa di appuntamenti. Per cominciare dovrà avviare le consultazioni sulla composizione del direttorio che dovrà affiancarlo fino al congresso regionale straordinario del 26 febbraio. L’arrivo di Dal Moro sarà il primo passo del patto dell'Autogrill, sottoscritto quasi un mese fa a Tramatza e che di fatto ha congelato lo scontro aspro fra le quattro anime del Pd; i popolari riformisti dell'area Cabras-Fadda con gli ex alleati del gruppo capeggiato da Renato Soru, poi i renziani in cordata con gli ex Diesse e gli ex civatiani della Traversata. Scontro cominciato all'inizio dell'anno ed esploso con le dimissioni del segretario Soru dopo la condanna (il 5 maggio) per evasione fiscale. Bisognerà vedere se una volta riempite le caselle, il direttorio, che tra l'altro non è previsto dallo statuto del partito, dovrà essere votato anche dall'assemblea del partito. Seppure con i nomi blindati, è un passaggio che la presidente Mele ritiene indispensabile per dare maggior forza ai prescelti e anche al loro mandato. Il primo appuntamento ufficiale per l’emissario romano, si sa, sarà il referendum di dicembre, col partito che _ sempre a Tramatza _ si è impegnato a sostenere la campagna a favore del Sì, anche se questa scelta a priori non è piaciuta a molti. In questi mesi il Pd sarà impegnato anche su altri due fronti: la verifica avviata dal presidente della Regione Francesco Pigliaru con gli altri partiti della coalizione e destinata a sfociare (prima o dopo il referendum?) in un rimpasto della Giunta, e poi le manovre in atto per l’assetto delle cariche interne al gruppo Dem in Consiglio regionale. È probabile che delle questioni locali Dal Moro si occuperà subito, ma solo per fare l’arbitro e per cinque mesi sarà questa la sua missione.

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