La Nuova Sardegna

Edilizia abitativa, via al riordino di Area

Edilizia abitativa, via al riordino di Area

Il Consiglio regionale ha approvato la riforma, minoranza critica. Arriva l’amministratore unico

22 settembre 2016
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SASSARI. La politica regionale ha dato il via libera alla riforma dell'Area, l’Azienda regionale per l'edilizia abitativa. Il nulla osta è arrivato durante l’ultima ri7unione del Consiglio regionale che, dopo due giorni di lavori serrati, ha varato il testo di legge che ha avuto il sostegno di 33 voti a favore, da parte del centrosinistra.

La minoranza non ha gradito la bozza e si è schierata contro la riforma con 16 voti contrari. L’opposizione in Consiglio regionale non si è limitata ad esprime il dissenso con il voto contrario ma ha anche parlato, più volte, di «norme accentratrici».

Dopo due anni di attesa si chiude dunque il commissariamento avviato alla fine del 2014. La fine è stata scritta dopo l’approvazione del Conssiglio regionale a favore del percorso di riorganizzazione dell'agenzia che prima era governata da un presidente e un consiglio di amministrazione e che, subito dopo la votazione di oggi, sarà gestitata da un amministratore unico coadiuvato da un direttore generale, un collegio dei sindaci e un Comitato regionale per l'edilizia sociale (Cres).

Quest'ultimo organismo, il Cres, è composto dall'amministratore unico, dal presidente del Consiglio delle autonomie locali e da venti componenti eletti dal Consiglio regionale in rappresentanza delle otto circoscrizioni elettorali, che avranno diritto a un rimborso spese in caso di necessità.

Le risorse per l'edilizia abitativa agevolata arriveranno ad Area da lo sfruttamento delle possibilità offerte dagli affitti degli immobili di proprietà. Dunque, i fondi arrivreanno dai canoni di locazione degli alloggi di edilizia sociale ma anche dai canoni di immobili in proprietà o affidati in gestione. Ci saranno anche i crediti garantiti dai compensi per le spese tecniche e per quelle generali o per altre attività, compresi i servizi di ingegneria ed architettura, per opere delegate o di interesse regionale.

Una parte delle risorse arriverà anche dai finanziamenti dell'Unione europea, dello Stato, della Regione e degli enti locali e dai proventi derivanti dall'eventuale alienazione del patrimonio immobiliare, o di una parte di esso.

All'inizio di ogni legislatura, entro un anno dal proprio insediamento, la Giunta regionale elabora la proposta preliminare di documento di programmazione degli interventi (Dopies), che viene approvato all’inizio della legislatura (entro sei mesi e in questo caso a legislatura avviata) sulla base dei dati e di elementi cognitivi forniti all’agenzia che ha sostituito lo Iacp dall'Osservatorio regionale sulla condizione abitativa (Oreca) e delle proposte provenienti da Area.

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