La Nuova Sardegna

Carrello della spesa, la Sardegna tra le più care: risparmiare è difficile

Carrello della spesa, la Sardegna tra le più care: risparmiare è difficile

Secondo un’indagine di Altroconsumo, Sassari e Cagliari pagherebbero l’assenza di concorrenza

22 settembre 2016
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SASSARI. La spesa media di una famiglia italiana è pari a 6.320 euro all'anno, secondo l’Istat, ma scegliendo con attenzione il punto vendita in cui fare la spesa si può arrivare a risparmiare fino a più di 1.500 euro all'anno.

Nell’elenco della città che offrono appetibili possibilità di risparmio mancano invecei due centri urbani più popolosi dell’isola: Cagliari e Sassari che, secondo Altroconsumo, non possono essere inserite nei gruppetti dove il risparmio possibile è più sensibile ma, anzi, i prezzi dei generi alimentari sarebbero livellati verso l’alto a causa della mancanza di concorrenza.

Il conto del risparmio è stato fatto da Altroconsumo che ha stilato la consueta indagine annuale in 67 città italiane esplorando gli scaffali di supermercati, iper e hard discount.

In tutto sono stati esaminati 922 punti vendita, 115, invece, le categorie di prodotti considerati mentre sono stati rilevati 1.002.269 prezzi.

Ad esempio, se si privilegiassero i prodotti a marchio commerciale, la spesa media scenderebbe di oltre 2.000 euro; se si scegliesse il discount, di oltre 3.400 euro, scendendo addirittura sotto i 3.000 euro all'anno. Un risparmio davvero notevole.

Una coppia con figli spende mediamente quasi 8.600 euro al supermercato. Spostando la propria spesa sui prodotti a marchio commerciale, il budget si ridurrebbe di oltre 2.800 euro e, addirittura, se la spesa fosse fatta al discount il risparmio andrebbe oltre i 4.600 euro all'anno.

La città in cui è possibile fare la spesa al minor costo è Pordenone. Rispetto alla spesa media di una famiglia italiana, a Pordenone si possono risparmiare oltre 1.000 euro all'anno. Anche a Treviso il risparmio massimo sfiora i 1.000 euro, a Verona e Asti siamo intorno agli 800 euro all'anno.

In molte altre città, comunque, si può risparmiare rispetto alla famiglia media: a Pistoia, a Firenze, a Pisa, a Verona, ad Asti, a Brindisi, a Pesaro, a Perugia, La Spezia e Treviso. Poco competitive, invece, Sassari, Foggia, Roma, Cagliari, Frosinone, Avellino, Ascoli Piceno e, in particolare, Genova e Aosta, dove i prezzi sono livellati verso l'alto dalla mancanza di concorrenza.

Il carrello della spesa, nello specifico dell’isola, è più caro a Sassari che a Cagliari.

L’isola, dunque, è in coda ma le sue città sono tra quelle in cui pane, olio, zucchero e caffè hanno i prezzi più bassi, ma, messe a confronto, Cagliari risulta più economica di Sassari. Il dato emerge da una analisi effettuata, questa volta, dal Sole 24 Ore sui numeri di 60 capoluoghi di provincia estratti dall’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico.

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