La Nuova Sardegna

Anci, nel Pd è già lite sui candidati

Ciccolini: scelta autonoma. Cucca e Sabatini: indicato da Erriu. Che smentisce

20 settembre 2016
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SASSARI. Benvenuti al gran ballo dell’Anci in cui tutti smentiscono tutti. I candidati alla presidenza sono due. Da una parte il sindaco di Bortigiadas Emiliano Deiana. È sostenuto in modo ufficiale dai Rossomori, che di sindaci da spendere non ne hanno, e dai Soriani. La sua è una sorta di candidatura di rottura. Un balzo in avanti, che somiglia a una sassata sulla delicata cristalleria degli accordi sistemata dai partiti. Dall’altra il sindaco di Bitti Giuseppe Ciccolini. Anche la sua è una candidatura nata per unire e non per dividere. «Il mio unico obiettivo è dare autonomia e forza all’istituzione che rappresenta tutti i Comuni sardi – dice Ciccolini –. Mi sono attivato per consultare tutte le forze politiche e i sindaci che non si rifanno ad alcuno schieramento. Per condividere un percorso unitario evitando di portare all’interno dell’Anci tensioni politiche che non giovano». Ciccolini interviene per smorzare una polemica feroce. Il sindaco di Bitti è sostenuto da buona parte del Pd, ma ha anche un sostegno trasversale di molti sindaci di colori politici diversi, compreso il centrodestra. Ma intorno al suo nome si è innescata una sorta di catena di smentite e rimpalli di responsabilità sulla sua candidatura. Ciccolini dice che la sua è una scelta autonoma.

Il consigliere regionale Franco Sabatini e il senatore Giuseppe Luigi Cucca del Pd confermano. «Mai fatto nome di Ciccolini». Ma subito aggiungono. «Il suo nome è stato fatto dall'assessore regionale degli Enti locali Cristiano Erriu e dal vice capogruppo del Pd Roberto Deriu. Abbiamo appreso la notizia dal diretto interessato, che ci ha anche comunicato che il suo nome era stato fatto dall’assessore Erriu e dal consigliere regionale Deriu». I due esponenti del Pd, auspicano una soluzione unitaria per la scelta del successore di Pier Sandro Scano. Ma Ciccolini in una nota successiva nega che qualcuno abbia promosso la sua candidatura. E nel tutti contro tutti entra anche Erriu. «Per il rispetto che ho sempre portato e che porto per l’Anci, che in passato ho sempre difeso e preteso, tengo a precisare di non aver mai dato indicazioni, né designato alcun sindaco per la presidenza dell’Anci – scrive Erriu –. La scelta non può che essere nelle mani dei sindaci, ai quali compete ogni decisione. Ogni affermazione contraria che mi viene attribuita è malevola e maldestra. La considero offensiva nei confronti della mia storia oltre che irrispettosa delle prerogative delle autonomie locali, che non meritano polemiche di così basso profilo». (l.roj)

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