La Nuova Sardegna

Il Pd in cerca del segretario: assemblea il 19

Il Pd in cerca del segretario: assemblea il 19

Appuntamento a Tramatza. Ieri a Santa Giusta Giuseppe Frau ha illustrato la sua auto candidatura

04 settembre 2016
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SASSARI. Il Pd fatica a uscire dalla palude, la nomina del nuovo segretario-traghettatore chiamato a guidare il partito sino al congresso sembra essere ancora lontana. Le correnti che guidano i Dem non fanno sintesi. Le tensioni in maggioranza e all’interno della giunta – ultimo caso le nomine dei manager Asl – complicano un quadro già critico. L’assemblea regionale prevista inizialmente per il 5 settembre è stata rinviata. Il presidente Giannarita Mele ha spostato l’appuntamento di due settimane: la nuova data è lunedì 19 settembre, a Tramatza.

Nel frattempo qualcosa si muove. Ieri, a Santa Giusta, una parte dei Democratici si è ritrovata per ascoltare Giuseppe Frau, 40 anni, che un mese si è autocandidato alla segreteria. Una proposta di rottura, la sua, motivata da due ragioni: uscire dal ristagno delle correnti e dare voce ai giovani, a quella generazione che fa fatica ad emergere all’interno del partito. A Santa Giusta Giuseppe Frau ha fatto un discorso lungo e articolato, senza risparmiare le critiche «verso il correntismo esasperato e l’eccesso di burocrazia organizzativa». Una brutta immagine, quella offerta dal Pd in Sardegna secondo Frau, che ha evidenziato la necessità di riavvicinare le istituzioni ai cittadini, ripartendo dal basso, da quelle che erano prima le sezioni e poi i circoli. «Dobbiamo dare una voce e una prospettiva a chi non ha lavoro, a chi l’ha perso, insomma dobbiamo tornare a fare politica», ha detto Frau. Che ha fatto un appello ai giovani: «Restiamo liberi, non affrontiamo la politica come se fosse un mestiere». Insomma non prendiamo ordini da nessuno «se vogliamo avviare un percorso di vero rinnovamento e cambiamento, altrimenti tutto resterà immobile e non saremo mai credibili agli occhi dell’opinione pubblica». L’appuntamento è fissato per il 19, si saprà allora se la proposta di rottura portata avanti da Giuseppe Frau raccoglierà un numero sufficiente di consensi o se invece le anime più forti del partito saranno riuscite a trovare un’intesa intorno al nome del prossimo traghettatore.

Resta in piedi la candidatura di Piero Comandini, consigliere regionale alla prima legislatura, proposto dalla minoranza del partito. In occasione dell’ultima assemblea del partito, il 5 agosto, l’accordo che sembrava vicino era saltato. E Renato Soru, l’ex segretario che si era dimesso in seguito alla condanna per evasione fiscale, si era scagliato contro le «quattro cariatidi che tengono in ostaggio il partito». (si. sa.)

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