La Nuova Sardegna

Scambiato per un terrorista, sardo arrestato in Austria

Scambiato per un terrorista, sardo arrestato in Austria

L’uomo originario di Cagliari è stato fermato sul treno Klagenfurt-Roma. Una passeggera: «Vuole ucciderci». Ma era disarmato, rilasciato dopo una notte

30 agosto 2016
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. La barba lunga, la camicia sbottonata, un’aria trasandata e lo sguardo non esattamente lucido. Quando ha sollevato la voce e iniziato a gesticolare, una giovane donna ha preso per mano i suoi due bambini, la borsa con il telefono cellulare e si è chiusa nel bagno del treno partito da Klagenfurt e diretto a Roma. «C’è un uomo, ha detto che ci ammazza tutti, che ci vuole sparare, presto venite», ha detto al numero d’emergenza della polizia. Dopo pochi minuti, all’arrivo alla stazione di Villach, il convoglio si è riempito di agenti in divisa anti sommossa, in forze alla squadra speciale Cobra della polizia austriaca. L’uomo barbuto è stato circondato e portato via dalle teste di cuoio. Non aveva armi e non ha opposto resistenza. E in quel momento probabilmente i poliziotti hanno iniziato a capire che quello che avevano di fronte non era un pericoloso terrorista militante dell’Isis, ma un giovane in stato confusionale.Il nome non è stato reso noto dalle forze dell’ordine (come sempre accade in Austria): di lui si sa che è sardo, originario di Cagliari, da molto tempo all’estero. Ha trascorso una notte in cella, poi è tornato in libertà perché il racconto della donna non ha trovato alcun riscontro. Ed è partita subito la polemica: l’associazione Sportello dei diritti denuncia l’eccesso di xenofobia da parte della security austriaca.

Paura a bordo. A diffondere la notizia sono stati due giornali austriaci, tra cui il Kleine Zeitung, edito in Carinzia e principale quotidiano d’Austria. In Italia la vicenda è stata riportata da Marco Di Blas nel blog Austria Vicina che cura per il Messaggero Veneto del Gruppo Espresso. Il fatto è accaduto dopo che l’Euronight 235, che collega ogni notte Vienna a Roma (unico treno a unire i due Paesi) aveva lasciato alle 23.35 la stazione di Klagenfurt. L’arrivo a Roma era previsto a metà mattina. Ma il viaggio si è interrotto bruscamente subito dopo la partenza. Il giovane originario della Sardegna avrebbe avuto una discussione vivace con alcuni passeggeri. E la donna diretta a Villach insieme ai suoi due bambini, ha avuto paura di trovarsi di fronte a un terrorista islamico. Per questo si è rifugiata nella toilette e ha chiamato la polizia. La telefonata ha fatto scattare immediatamente l’allarme. Dopo l’attacco con ascia sul treno a Wuzburg, l’assalto ai macchinisti in Svizzera e la sparatoria nella scuola di Monaco di Baviera, la polizia ha pensato al peggio.

L’allarme. Si è deciso di intervenire immediatamente alla stazione di Villach. A bordo sono salite 10 pattuglie e gli uomini del reparto Cobra. Per ragioni di cautela, tutti i binari vicini sono stati sgomberati. Il presunto terrorista è sceso senza protestare, i poliziotti lo hanno circondato e accompagnato nel centro di detenzione. Con sè non aveva armi, nessuna pistola o fucile è stata ritrovata sul treno. L’ipotesi è che l’uomo, in preda a un forte stato d’agitazione, abbia pronunciando frasi senza senso terrorizzando gli altri passeggeri.

La denuncia. L’associazione Sportello dei diritti punta il dito contro il clima da caccia alle streghe e invita alla cautela. Il presidente Giovanni D’Agata dice che il giovane originario di Cagliari è stato vittima di un eccesso di xenofobia e sottolinea che «agli italiani capita spesso, molti sono stati maltrattati». Più in generale «lo straniero che per sua sfortuna dovesse andare in giro con abiti e atteggiamenti dimessi o in preda a uno stato di disagio psichico, di questi tempi corre il rischio di essere scambiato per un terrorista dell’Isis. Non è un azzardo – conclude D’Agata – invitare il nostro governo a prendere posizione». Perché, ribadisce il presidente dell’associazione, «i nostri concittadini devono essere tutelati da possibili soprusi al di là dei confini italiani». (si.sa.)

In Primo Piano
Verso il voto

Gianfranco Ganau: sosterrò la candidatura di Giuseppe Mascia a sindaco di Sassari

Le nostre iniziative