La Nuova Sardegna

Molti danni in tutto il territorio

di Alessandro Farina
Molti danni in tutto il territorio

Lunedì un consiglio comunale congiunto per i tre paesi più colpiti dalle fiamme

26 agosto 2016
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SAGAMA. Non è ancora il momento della conta dei danni, perché fra i territori di Sagama, Scano Montiferro e Sennariolo, dove per l'intera nottata sono state impegnate le squadre antincendio a terra, ieri mattina si combatteva ancora con il fuoco e si procedeva alla bonifica delle aree attraversate dalle fiamme.

Dalle prime luci dell'alba di ieri, nello specchio di mare davanti a Porto Alabe, ammaravano i Canadair che facevano la spola tra la costa e l'entroterra per effettuare i lanci d'acqua. La prima stima dell’incendio è sospesa tra i due e i tremila ettari. Sono bruciati pascoli e boschi ma anche frutteti, uliveti e vigne. Le fiamme hanno lambito gli abitati di Sagama, Scano e in serata anche Sennariolo. Aree dove hanno trovato la morte intere greggi e dove foraggio e pascoli delle aziende sono andati letteralmente in fumo. Imponente il dispiegamento di forze tra squadre antincendio di Forestas, Corpo forestale, Vigili del fuoco, Carabinieri, Barracelli e volontari.

Sette elicotteri e quattro Canadair, invece, i mezzi impegnati dall'aria al culmine dell'incendio, nel tardo pomeriggio di mercoledì.

Ieri erano in volo quattro elicotteri e due Canadair che davano una mano agli oltre settanta uomini a terra impegnati nello spegnimento degli ultimi focolai nelle campagne di Scano Montiferro e Sennariolo.

Nella tarda serata di mercoledì, dal Comune di Bosa è arrivato il primo segnale di solidarietà: «L'amministrazione comunale esprime la propria vicinanza e la solidarietà agli abitanti dei comuni di Sagama, Sennariolo e Scano Montiferro, duramente colpiti dall'incendio. Esprimiamo il nostro sconforto e condanniamo gli atteggiamenti di chi ancora oggi distrugge la propria terra e con essa persone, animali e cose». Sempre dalla città del Temo è partito il Pick up dei barracelli, con annesso modulo antincendio e, sempre da Bosa, si è mossa una colonna di mezzi e uomini della Croce Rossa che ha supportato il personale della casa di riposo di Scano Montiferro mentre procedeva all’evacuazione degli ospiti. Un’altra squadra era di stanza a Sennariolo, in caso di necessità per la popolazione.

Ieri mattina a Scano Montiferro, dove i Vigili del Fuoco hanno allestito una postazione mobile per coordinare le operazioni di emergenza e bonifica, c’è stato un incontro fra gli amministratori. «Lunedì ci sarà, probabilmente sempre qui, un consiglio comunale congiunto fra i nostri tre comuni a cui forse inviteremo anche il sindaco di Sedilo e degli altri centri del Guilcer colpiti dagli incendi delle scorse settimane», ha detto il sindaco di Sagama, Giovanni Antonio Cuccui, che ha trascorso la mattinata di mercoledì a Cagliari, nella sede regionale della Protezione Civile in collegamento con Fenosu, a Oristano, per poi arrivare in paese nel pomeriggio. Già ieri, comunque, l’incendio mostrava il suo volto più cupo.

Mentre allevatori e agricoltori, molti dei quali hanno rischiato la vita per cercare di salvare il bestiame, raggiungevano aziende praticamente irriconoscibili, sui social network foto e filmati davano il senso della devastazione, il cui conto sarà probabilmente molto salato sotto il profilo economico e ambientale.

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