La Nuova Sardegna

Il ministro Galletti: «Per l’isola 80 milioni»

Il numero uno dell’Ambiente annuncia interventi contro il dissesto e per le bonifiche nel Sulcis

19 agosto 2016
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SARDEGNA. Una pioggia di euro per sostenere e risanare l’ambiente della Sardegna. Lo ha annunciato ieri il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti durante una riunione del Cipe, il comitato interministeriale per la programmazione economica.

Arriveranno circa 80 milioni di euro per finanziare la lotta al dissesto franoso e per la bonifica del sito di interesse nazionale (Sin) del Sulcis.

È questo l’impegno messo in campo dal Governo per la Sardegna nel corso della riunione del Cipe del 10 agosto a Palazzo Chigi, dove è arrivato il via libera alla programmazione 2014-2020 dei fondi per lo sviluppo e e la coesione destinati all'Ambiente.

«Le risorse messe in campo – commenta il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti – rappresentano una indicazione chiara delle priorità del Governo in materia ambientale. In Sardegna è necessario difendere una terra di straordinaria bellezza e suggestione che ha proprio nelle risorse naturali la sua principale fonte di ricchezza potenziale. Questa ricchezza va difesa, valorizzata in primo luogo proteggendola da alluvioni e frane mettendo in campo tutte le misure di prevenzione che oggi la tecnica e le nuove tecnologie consentono di attuare».

«Dall’altro lato – afferma ancora Galletti – c’è il Sulcis, un’area su cui il ministero dell’Ambiente è da anni impegnato al fianco dei lavoratori che intendono difendere il loro territorio e rilanciare l’industria in chiave di produzioni sostenibili. I 34 milioni per la bonifica del sito di interesse nazionale sono una promessa mantenuta ma anche la determinazione a continuare un percorso per una Sardegna che tiene strettamente uniti gli impegni per lavoro, ambiente e salute».

L’ultimo passaggio è dedicato al rapporto tra il ministero e la Regione: «Con la Regione – sottolinea infine il ministro – abbiamo un confronto sempre aperto che ha portato a una stretta collaborazione per calibrare gli interventi. Le scelte fatte, e quelle che faremo, sono definite in una logica di piena condivisione che deve esistere se si vuole operare al meglio fra istituzioni che hanno gli stessi obiettivi di tutela, risanamento e promozione e sviluppo del territorio».

I settori su cui sono stati individuati i Piani stralcio di interventi prioritari sono le bonifiche dei Sin e delle discariche, la difesa del suolo, la depurazione e la gestione delle acque, i rifiuti, le infrastrutture verdi in parchi e aree marine protette, l'efficienza energetica degli edifici pubblici.

Nel dettaglio si tratta di 45 milioni di euro che andranno finanziare nove interventi necessari a contrastare il dissesto franoso nei comuni di Bugerru, Sini, Galtelli, Posada, Capoterra, Santu Lussurgiu, Bultei, Bono, Decimoputzu. A questi si sommano 34 milioni destinati alle opere di bonifica del Sito di interesse nazionale del Sulcis. Ci sono poi 30 milioni che finanzieranno gli interventi di bonifica e messa in sicurezza permanente dell'area mineraria di Masua e altri 4milioni di euro che serviranno per le attività di messa in sicurezza e bonifica del suolo e della falda nelle aree esterne al polo industriale di Portovesme. (c.z.)

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