La Nuova Sardegna

Sul web vola lo scambio di alloggi

di Claudio Zoccheddu
Sul web vola lo scambio di alloggi

Una piattaforma organizza questa formula di ospitalità in tutto il mondo

10 agosto 2016
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SASSARI. Dormire a Cortina o a Porto Rotondo senza spendere un euro. Gratis. Sembra impossibile e invece è tutto vero. Da qualche anno c’è una piattaforma online che si occupa di trovare case gratis per tutti i gusti e, soprattutto, nei posti più esclusivi del mondo. Nella lunghissima lista delle opportunità sparse per i cinque continenti c’è anche la Sardegna, che durante l’estate è sicuramente una delle mete più ricercate e costose, soprattutto nei suoi punti più esclusivi.

Eppure, gli utenti del sito Nightswapping possono dormire a Porto Rotondo, tra le ville delle star e a ridosso dei party più modaioli, senza nemmeno aprire il portafogli. Gratis, appunto. Il mistero del Nightswapping lo spiega Eleonora De Amicis, una della promotrici del nuovo modo di viaggiare: «NightSwapping è la prima piattaforma in cui è possibile barattare l’ospitalità, senza scambio di denaro».

Il funzionamento è semplicissimo e per entrare nel meccanismo dello scambio di notti è sufficiente avere una casa, o una stanza, da mettere a disposizione per ospitare altri viaggiatori: «La piattaforma permette ai membri di soggiornare gratuitamente con un semplice scambio di notti. Il funzionamento è molto semplice: i membri mettono a disposizione una camera, o il loro intero appartamento, per ospitare altri utenti; così facendo guadagnano notti da sfruttare per viaggiare e soggiornare gratuitamente presso altri membri della community».

Una comunità decisamente vasta dato che conta 180mila membri distribuiti in più di 160 Paesi. Una rosa sterminata che ha una serie di possibilità praticamente infinita.

In Sardegna il fenomeno Nightswapping sta muovendo i primi passi e raccogliendo utenti che hanno messo a disposizione case in zone decisamente interessanti: Porto Rotondo e Cala Gonone, solo per fare due esempi.

Nella baia della Costa Smeralda c’è l’appartamento di Giovanna Tescione, lombarda con un piccolo punto d’appoggio proprio a Porto Rotondo: «Non stiamo parlando certo di una villa», precisa Giovanna, «ma di un piccolo bilocale». Nonostante le dimensioni non siano quelle della magione principesca, la location in questo caso fa la differenza: «In effetti mi garantisce un quattro nel punteggio. Per farla breve, quando ospito una persona per una notte ottengo un punteggio che, ad esempio, mi permetterebbe di dormire due notti in una località meno esclusiva». Giovanna ha dato ospitalità a due coppie, una spagnola e l’altra portoghese: «Mi sono trovata benissimo e anche io sono stata ospite in due case iscritte al nightswapping, in Toscana e in Piemonte. Secondo me è un ottimo modo per conoscere nuove persone risparmiando parecchio soldi».

La possibilità di dare alloggio a un ospite sgradito, poi, è quasi inesistente: «Tutti i viaggiatori che si appoggiano al nightswapping hanno un profilo online e un feedback a cui è difficile sfuggire», spiega Cinzia Calamita che ha messo a disposizione la sua casa di Cala Gonone: «Anche se non ho ancora potuto ospitare nessuno perché ogni volta che ho ricevuto richieste avevo la casa già occupata. Comunque capiterà». Nel frattempo Cinzia ha avuto un’esperienza da ospite va Treviso: «E mi sono trovata benissimo, oltre ad aver risparmiato qualche soldo».

Dunque, il modo per viaggiare limitando i costi è portata di click e può essere sfruttato anche da chi non ha una casa da mettere a disposizione: «in questo caso l’ospite paga una quota popolare e l’ospitante riceve punteggio per i suoi viaggia», conclude Cinzia.

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