La Nuova Sardegna

la proposta di legge

I Riformatori in campo per Sciola

I consiglieri regionali: Pigliaru deve entrare nella Fondazione

09 agosto 2016
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CAGLIARI. La Regione deve partecipare alla neonata Fondazione Pinuccio Sciola e avviare lo studio per dare seguito al sogno dell'artista di San Sperate, recentemente scomparso, di realizzare un museo a cielo aperto lungo la statale 131 Carlo Felice che collega Cagliari e Sassari. Le due proposte - una leggina e una mozione - sono state illustrate dai Riformatori che auspicano la più ampia condivisione possibile all'interno del Consiglio regionale. Per la partecipazione alla Fondazione, che ha l'obiettivo di tramandare e custodire la memoria storica dell'artista, di tutelare le opere e l'immagine di Sciola promuovere la consultazione e lo studio delle sue opere, oltre che ricerche, convegni e altre iniziative per valorizzarne il messaggio artistico e umano, i Riformatori ipotizzano un contributo iniziale di 20mila euro annui e l'individuazione di un rappresentante (o dello stesso presidente della Regione) all'interno dell'organismo. «Sciola rappresenta un modo significativo di fare arte e ha dato lustro alla realtà isolana – ha spiegato il capogruppo Attilio Dedoni – la nostra è una proposta aperta verso tutti coloro che in Consiglio regionale hanno la sensibilità e la disponibilità di apprezzare la figura di Sciola e l'espressione artistica. Se l'assemblea sarda è capace solo di sprecare denari in altro modo, allora non abbiamo capito niente: Vogliamo dare contezza dell'identità della Sardegna».

Secondo il consigliere regionale Michele Cossa «le opere d'arte realizzate da Sciola sono eterne perché ha utilizzato le pietre. Pinuccio, inoltre, non si è mai fatto prendere dal provincialismo e la Regione non può stare fuori dall'intento di valorizzare l'immagine e le opere di Sciola e dall'idea di dare gambe al sogno di realizzare il museo lungo al 131». Infine il sindaco di San Sperate, Enrico Collu, ha sostenuto che «dalla cultura si può creare lavoro».

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