La Nuova Sardegna

Patto, 90 milioni per le bonifiche

Pigliaru: vogliamo trasformare aree compromesse in eccellenze del turismo

06 agosto 2016
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CAGLIARI. Il meccanismo virtuoso del «Patto», secondo Francesco Pigliaru, è facile da spiegare. «Lo Stato – ha detto – ricomincia a realizzare opere strategiche in Sardegna, sono soprattutto strade, ed è un risparmio per la Regione. Così, quanto ci avanzerà dal nostro Fondo di sviluppo e coesione, potremo investirlo altrove». Liberare risorse e «aumentare il margine di manovra»: sarebbero altri due «buoni effetti collaterali», ha ribadito la Giunta, dell’accordo firmato una settimana fa, a Sassari, con il Governo. Visto che il «Patto» sarebbe subito operativo, meglio non perdere tempo: «Partiamo con un piano straordinario per le bonifiche», ha annunciato Pigliaru. La dotazione finanziaria sfiorerà i 90 milioni: l’80 per cento del bonus servirà a ripulire La Maddalena dall’inquinamento militare e non solo, il Sulcis da quello industriale, poi saranno messe in sicurezza e disinnescate 404 discariche comunali dismesse, uno dei primi interventi sarà nella maxi pattumiera di Calancoi, a Sassari. E ancora: proseguirà la rimozione dell’amianto in 1.1341 siti contaminati e aumenteranno i finanziamenti destinati alla salvaguardia di stagni e fiumi, con in testa Oristano-Cabras, Santa Gilla-Molentargius e Porto Pino. «Sono progetti – ha sottolineato l’assessore all’Ambiente Donatella Spano – programmati o che saranno messi a bando entro la fine dell’anno, con la delega assegnata ai Comuni». Al di là dell’elenco, è stato Pigliaru a dire qualw dovrà essere è l’obiettivo finale: «Vogliamo ri-trasformare aree compromesse, come La Maddalena e l’intero Sulcis, in eccellenze per il turismo». Se il «Patto» servirà anche a questo, potrebbe essere un’altra delle scommesse vinte. Perché sui soldi in più annunciati a Sassari continuano le polemiche, con l’opposizione in Consiglio sempre più scatenata nella contestazione.

Discariche. I nuovi 6 milioni e mezzo la Regione li ha aggiunti ai 13,5 già stanzaiti. Sono 404 i siti da bonificare e mettere in sicurezza. Ai primi cinque posti nella classifica dei rifiuti: Calancoi, Sassari, con un milione e mezzo di metri cubi, Monte Rosè, Porto Torres, 350mila, Bachidda, Tortolì, 300mila, Spirito Santo, Olbia, 280mila e San Lorenzo, Cagliari, 200mila. «Dobbiamo azzerare qualunque rischio – ha detto l’assessore – fino a poter riutilizzare terreni spesso alle porte delle città».

La Maddalena. L’ultimo regalo per il rilancio dell’isola sono stati i 20 milioni promessi da Renzi nella cerimonia della firma. Dopo qualche giorno il fondo complessivo per le bonifiche, è cresciuto ancora. Ora la Regione ha stanziato 9,1 milioni per la bonifica del mare interno ed esterno alla Darsena militare. A tirare le somme, La Maddalena avrà una dotazione di quasi 60 milioni fra i 15 in arrivo dal ministero per i Beni culturali, i 20 di Renzi, i 10,8 già assegnati al Comune e gli ultimi 9,1 della Regione. «Ma è evidente – ha detto Pigliaru – che per spendere bene le risorse bisognerà prima risolvere il contenzioso fra Protezione civile e gruppo Marcegaglia. Al Governo abbiamo chiesto d’impegnarsi ed è possibile che avanzeremo la proposta: la nomina di un commissario straordinario con gli stessi poteri per l’Expo».

Sulcis. I milioni per la bonifica della macroarea «Montevecchio ponente», nei comuni di Guspini e Igliesas, sono 38,7 e il cronoprogramma prevede la conclusione dei lavori in tre anni. «È un intervento decisivo – ha detto l’assessore – per dare al Sulcis un’altra possibilità di sviluppo, il turismo». Un risarcimento per Monteponi: gran parte del precedente finanziamento è stato utilizzato per l’ex miniera all’arsenico di Furtei. La pubblicazione dei bandi, entro l’anno, sarà delegata ai Comuni.

Amianto e stagni. Per rimuovere l’amianto, la Giunta ha stanziato 15 milioni dopo i 20,2 previsti dal piano regionale 2016-2018. I siti da bonificare sono in gran parte edifici pubblici. Un caso su tutti: la palestra polivalente di Nuoro. Sono infine 138 gli stagni, le foci dei fiumi e le ex saline che saranno tutelati e valorizzati con 20 milioni: da Oristano a Porto Pino, da Cagliari ad Alghero. (ua)

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