La Nuova Sardegna

chi era luisa mulargia

Mamma chioccia di quattro figli

Grande commozione a Nulvi, il paese d’origine della donna

23 luglio 2016
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Cordoglio e dolore anche a Nulvi, paese di origine di Luisa Mulargia. La donna, vedova da qualche anno e madre di quattro figli, nonostante vivesse a Sassari da lungo tempo, da quando cioè si era sposata con Antonio Savasta, deceduto qualche anno fa, continuava a frequentare spesso, insieme ai figli e ai nipoti, il suo paese natio dove vivono i due fratelli Salvatore e Ignazio con le loro famiglie.

Anche le altre sorelle, Assunta, ma in particolare Giovannina e Antonina, trascorrono molto spesso lunghi periodi in paese soprattutto nei mesi estivi dove hanno ristrutturato la casa dei loro genitori. Una famiglia molto legata al proprio paese ed anche per questo molto stimata e benvoluta da tutti. Giovannina e Antonina, infermiera professionale la prima ed insegnante la seconda (entrambe in pensione) sono delle attiviste della sezione sassarese della Croce Rossa Italiana ed hanno partecipato ad importanti attività e missioni di solidarietà promosse dall’associazione.

Appena la notizia dell’incidente e del coinvolgimento di Luisa Mulargia, di Roberta Savasta e della sua bambina è rimbalzata a Nulvi in molti hanno sperato che non si trattasse di loro ma subito dopo la notizia è arrivata nelle abitazioni dei due fratelli di Luisa Mulargia, che hanno confermato purtroppo quanto era tragicamente accaduto.

I familiari si sono immediatamente recati al pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata di Sassari dove per tutta la notte insieme ai figli di Luisa hanno pregato e sperato per la sorte delle altre persone coinvolte nel terribile scontro, in particolare per la figlia e la nipotina di appena 5 anni. Una giornata di dolore che ha coinvolto due famiglie, legate da parentela e amicizia, e che ha destato grande sconforto nella comunità nulvese. (r.c.)

La Sanità malata

Il buco nero dei medici di famiglia: in Sardegna ci sono 544 sedi vacanti

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative