La Nuova Sardegna

Il sud dell’isola brucia case evacuate e boschi in cenere

di Silvia Sanna
Il sud dell’isola brucia case evacuate e boschi in cenere

La Regione sotto accusa per i ritardi negli interventi L’assessore Spano: situazione critica, lo sforzo è massimo

23 luglio 2016
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SASSARI. Un’altra giornata di roghi devastanti tra il centro e il sud della Sardegna. Situazioni di grave pericolo ci sono state a Teti, Ardauli e Sant’Antioco dove le fiamme si sono avvicinate alle case e alcune famiglie sono state allontanate per precauzione. Durante la giornata c’è stato spazio anche per le polemiche sui ritardi nei soccorsi in particolare nel Sarcidano. Ieri pomeriggio un immenso rogo si è sviluppato tra Teti e Olzai, vicino al lago Cucchinadorza. Le fiamme hanno richiesto un imponente spiegamento di forze, i vigili del fuoco hanno protetto dalle fiamme decine di allevatori e il loro bestiame. Ad Ardauli nell’Oristanese il fuoco è partito dopo le 16 nella zona di Tanghè ricoperta da boschi e macchia. Gli allevatori sono stati invitati a non raggiungere i loro poderi circondati dalle fiamme. Interessata anche la zona di Funtana Lidone, nel territorio di Nughedu Santa Vittoria, poi Cabras e Nurachi. A Guspini sono stati ridotti in cenere dieci ettari di terreni nella borgata agricola di Sa Zeppara. Il rogo ha varcato i confini di un'azienda agricola. I proprietari, con l'aiuto dei vigili del fuoco del distaccamento di Sanluri, hanno messo in salvo per tempo maiali, pecore e altri animali d'allevamento. Pericolo per le aziende agrarie anche tra Samassi e Villacidro. A Sant'Antioco il fuoco si è avvicinato alle case, vigili del fuoco e Corpo forestale hanno allontanato gli occupanti di tre abitazioni. Alla fine della difficile giornata l’assessore regionale per la Difesa dell’ambiente, Donatella Spano, ha dichiarato: «La situazione dei roghi divampati su tutto il territorio nazionale è assai critica. La Sardegna è fra le regioni più colpite. La macchina regionale antincendio sta compiendo il massimo sforzo in sinergia con il Dipartimento della Protezione civile nazionale, con cui siamo in costante contatto, e in totale collaborazione per l’uso e l’operatività dei mezzi aerei. Ringrazio tutti gli operatori impegnati sul campo. Manifesto solidarietà alle popolazioni e alle attività produttive così duramente colpite».

E i presunti ritardi negli interventi per l’enorme incendio che ha colpito il Sarcidano mercoledì scorso vengono smentiti dal Corpo forestale : «I mezzi aerei sono intervenuti subito, sono stati impegnati anche 7 elicotteri e 4 Canadair». I roghi infiammano la polemica anche sui social. Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, scrive su Facebook: «Anche quest’anno i cittadini della Sardegna sono costretti a fronteggiare il problema degli incendi. Le fiamme appiccate da questi criminali bruciano ettari di terra, uccidono tantissimi animali, mettono in ginocchio le aziende e rappresentano un pericolo serio per la sicurezza dei cittadini e degli operatori antifuoco. Mi appello al governo affinché questa piaga sia considerata un problema nazionale: mettere in campo strumenti di contrasto e prevenzione è una priorità. E pene esemplari per questi incendiari che devono pagare sino all’ultimo centesimo i danni che fanno. Fratelli d’Italia ha da mesi denunciato, con il vicesindaco del Comune di Belvì e i suoi dirigenti, il pericolo che il piano antincendi fosse in ritardo e inadeguato e gli amministratori locali lasciati soli. Il Governo faccia chiarezza sulle responsabilità e agisca rapidamente».

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