La Nuova Sardegna

Oggi Angius consegna il suo video

Oggi Angius consegna il suo video

Il 27enne sassarese davanti al gip a Badu ’e Carros. Nelle immagini la zuffa tra il disabile di Olbia e un altro ragazzo

22 luglio 2016
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NUORO. Davanti al gip è sicuro di poter spiegare tutto, perché non vede l’ora di uscire dal carcere. Bachisio Angius, 27 anni, il giovane di Sassari arrestato per il feroce pestaggio di un amico disabile psichico con il quale aveva trascorso, insieme anche ad altri giovani, la serata e la notte di sabato 9 per festeggiare il compleanno, sarà interrogato questa mattina nel carcere di Badu ’e Carros.

«Porteremo anche un filmato, realizzato pochi istanti prima di quello del pestaggio, che ha giustamente provocato un’ondata di sdegno nazionale, per dimostrare che ci sono ancora molto punti da chiarire in questa storia – hanno spiegato gli avvocati Enrico Cossu e Bastianino Ventura, difensori di Bachisio Angius –. Siamo andati a trovarlo in carcere ed è chiaramente preoccupato per quel che gli sta succedendo, ma ha anche manifestato l’intenzione di raccontare tutto di quella serata. Non può certamente negare i fatti, visto che c’è quel filmato fin troppo eloquente – hanno concluso i due legali, che oggi lo assisteranno durante l’interrogatorio e subito dopo presenteranno al gip l’istanza con la richiesta di attenuazione delle misure cautelari –, ma Bachisio vuole spiegare che cosa è accaduto e il motivo del pestaggio».

Questa mattina, gli avvocati Cossu e Ventura consegneranno un breve video, filmato con un telefono cellulare, al gip Mauro Pusceddu, che ha firmato l’ordinanza di richiesta di custodia cautelare sollecitata dal sostituto procuratore della Repubblica, Giorgio Bocciarelli, titolare dell’inchiesta. Nel filmato ci sarebbe una zuffa accaduta pochi istanti prima del feroce pestaggio sempre nel parcheggio sterrato della discoteca “La Luna” di San Teodoro. A picchiarsi sarebbe sempre L.I. 37 anni, il disabile psichico di Olbia vittima del pestaggio, e un amico di Bachisio, il misterioso Carlo, un giovane sassarese. L’obiettivo dei difensori di Angius dovrebbe essere quello di dimostrare che L.I. non si è fratturato la gamba durante il pestaggio, ma se la sarebbe rotta nella zuffa precedente. Un tentativo di alleggerire la difficilissima posizione processuale di Bachisio Angius, nei cui confronti è stata formulata l’accusa di lesioni gravi personali, aggravate dalle precarie condizioni di salute di L.I. che ha addirittura bisogno di un tutore che lo segue quotidianamente.

Ed era stato proprio il tutore, che è poi il fratello più piccolo di L.I., a denunciare il pestaggio nel parcheggio della Luna dopo aver visto il filmato sui social network e aver riconosciuto la vittima. Il giovane si era presentato dai carabinieri insieme all’avvocato Nicola Di Benedetto e aveva denunciato l’episodio mostrando il video..

Il resto è storia recente: i carabinieri della Compagnia di Siniscola con quelli del Reparto territoriale di Olbia hanno chiuso il cerchio in brevissimo tempo, risalendo a Bachisio Angius come autore del pestaggio. E ora stanno ricostruendo i contorni di tutta la vicenda, che nei prossimi giorni potrebbe avere un’ulteriore svolta con la denuncia di tutti i partecipanti alla serata di follia a San Teodoro. (plp)

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