La Nuova Sardegna

Maxi rogo nel Sarcidano

di Gian Carlo Bulla

Un migliaio di ettari in fumo nell’incendio partito da Isili: chiuse strade e ferrovie

21 luglio 2016
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NURRI. Un inferno di fuoco ha trasformato in un paesaggio spettrale le campagne del Sarcidano tra Serri, Isili, Villanovatulo e Nurri. Le fiamme, divampate ieri poco dopo le 12,30 alla periferia di Isili, hanno divorato prima la vallata di Sant’Antonio di Fadali e poi hanno aggredito, riducendola in cenere, la rigogliosa vegetazione del monte Guzzini, dove si trova l’impianto eolico di Nurri, uno dei primi a essere stato realizzato in Sardegna. Il fuoco, sino al tardo pomeriggio, è stato incontenibile nonostante stesse operando una vera e propria task force. A terra hanno contrastato le fiamme gli agenti del corpo forestale e di vigilanza ambientale della stazione di Isili, gli operai di Forestas (l’ ex ente foreste), i vigili del fuoco del distaccamento di Sanluri, la squadra antincendi di Isili e quelle dei paesi del circondario, i carabinieri della compagnia di Isili coordinati dal capitano Paolo Bonetti e numerosi volontari, soprattutto agricoltori e pastori. In aria hanno operato due Canadair della protezione civile nazionale e 4 elicotteri della flotta aerea regionale, tra cui quello acquistato nei giorni scorsi che è molto simile ad un elitanker. A coordinare la sala operativa l’assessore Donatella Spano, il capo della Protezione civile Graziano Nudda e il comandante del Corpo forestale Gavino Diana. La situazione è stata a lungo molto critica tanto che è stata disposta la chiusura al traffico della strada statale 198 e della linea ferroviaria. Il fronte del fuoco si è diretto minaccioso verso una zona boscata tra i comuni di Nurri e Villanovatulo. L’espandersi del fuoco è stato favorito dalle alte temperature. Sono andati in fumo un migliaio di ettari di terreno. Sono state evacuate alcune aziende agropastorali, diversi capi di bestiame sono morti. Molti allevatori hanno rischiato la vita per mettere in salvo le greggi. In prima fila a contrastare le fiamme c’erano anche il sindaco di Isili Luca Pilia e il presidente della comunità montana Antonello Atzeni che è anche sindaco di Nurri. Secondo alcuni l’incendio è stato sottovalutato e che i mezzi aerei sono intervenuti in ritardo. «Un disastro ambientale», ha commentato Giovanni Dessì, sindaco di Nurallao.

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