La Nuova Sardegna

Una vittoria per il principe Karim

Una vittoria per il principe Karim

Il fondatore dell’ex Alisarda ha difeso strenuamente la sua creatura

15 luglio 2016
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PORTO CERVO. L’Aga Khan ha atteso la chiusura dell’accordo per l’ingresso di Qatar Airways in Meridiana nella sua villa di Porto Cervo, lì dove tutto era cominciato: la creazione della Costa Smeralda, la nascita di Alisarda, il boom di un investimento turistico senza eguali nel Mediterraneo. È arrivato all’aeroporto di Olbia qualche giorno fa, un po’ per passare un periodo di vacanza dopo la fine del Ramadan, un po’ per seguire da vicino il negoziato delegato a Marco Rigotti e Sultan Allana, un suo storico dirigente, con lui, Karim, sempre più defilato (ma non assente) su Meridiana.

Anche perché se la compagnia aerea di Olbia è ancora viva e non già chiusa - a prescindere dalle colpe nella gestione, che per i dipendenti sono tutte dei manager - il merito è proprio suo, dell’Aga Khan. Basta un numero per capirlo: 700 milioni di euro. 700 sono i milioni che Meridiana ha perso - come è scritto nei bilanci d’esercizio della compagnia aerea, consultabili liberamente alla camera di commercio - fra il 2008 e il 2015, ultimo dato disponibile. 700 milioni di euro che l’Aga Khan ha sempre coperto con i suoi fondi, senza mai prendere un dividendo: l’ultimo è del 1999.

Nessun’altra compagnia aerea, né in Italia né in Europa, come dimostrano i continui fallimenti, avrebbe retto. Meridiana, sì. Perché l’Aga Khan l’abbia fatto, solo lui potrà dirlo. Secondo molte fonti, i figli glielo avrebbero detto in tutte le lingue, anzi, in inglese, che è quella che usano con il padre: per loro Meridiana non era un’azienda strategica, da anni. Lui ha insistito: quella era l’ultima creatura del sistema Costa Smeralda, la doveva e voleva difendere.

Ha provato a farla crescere: due volte l’ha messa in vendita (nel 2000 e nel 2003), senza poi trovare l’intesa con il pretendente, in quei casi Alitalia. Nella storia di oltre 50 anni di Alisarda, poi Meridiana, aveva avuto anche dei partner: la Sfirs di Giovanni Filigheddu (consigliere regionale di Arzachena, vero padre della Costa Smeralda) nel 1971, la finanziaria di Gianni Agnelli tra il 1989 e il 1993, l’ex comandante Giuseppe Gentile tra il 2011 e il 2013. Per ragioni diverse, l’arrivo di nuovi soci non aveva funzionato al meglio.

Se ha sbagliato nella scelta dei soci o dei manager, se ha errato con i dipendenti, l’Aga Khan ha sempre rimediato da solo, anche per orgoglio. Un anno fa si è infine convinto a farsi trovare dal Governo (in particolare dall’ex ministro Federica Guidi, regista dell’operazione Qatar) un partner forte, con la promessa che non avrebbe più finanziato Meridiana. È andata bene, Qatar Airways ha una società in crisi ma viva, grazie a quei 700 milioni dell’Aga Khan che l’hanno salvata. (g.pi.)

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