La Nuova Sardegna

Piras: i sardi tutelati dalla Regione

Piras: i sardi tutelati dalla Regione

L’assessore all’Industria spiega: «Il Piano energetico detta linee precise»

12 luglio 2016
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CAGLIARI. Nessun commento sul caso specifico. L’assessore all’Industria Maria Grazia Piras non entra nei dettagli del provvedimento preso dalle fiamme gialle. «È prematuro – spiega – dovrei conoscere le carte e gli atti». Ma l’assessore può già spiegare perché situazioni simili non potranno più accadere nell’isola. «La Regione ha già creato gli anticorpi – spiega – e lo ha fatto con la creazione del Piano energetico regionale. Vengono date non solo le linee guida sulle scelte portate avanti dalla giunta. Ma anche stabiliti i principi che devono essere rispettati».

L’assessore Piras spiega che nel Piano è previsto che impianti simili debbano come minimo utilizzare il 50 per cento dell’energia prodotta per l’autoconsumo. In altre parole la Regione dà lo stop a impianti che creano solo energia da rivendere e coprono attività di lucro con finte aziende agricole. «Il Piano – continua l’assessore – ha linee guida molto precise che eliminano qualsiasi tipo di sistema speculativo. Il principio cardine dell’autoconsumo serve proprio a questo». E che la Regione abbia un’idea precisa su quali siano le strategie energetiche da seguire lo si è capito da tempo. Stop al progetto Galsi, anche per l’instabilità del Nord Africa, ma la giunta non ha rinunciato a puntare sul metano. Ha già ideato una rete di cisterne e rigassificatori che renderà possibile utilizzare il gas per imprese e famiglie. Ma non solo, la Regione chiede che il costo pagato dai sardi per il servizio sia lo stesso di quello del resto di Italia. L’insularità non deve essere un handicap per le imprese sarde. Oggi l’energia ha un costo molto più alto in Sardegna rispetto alla penisola. Una scelta strategica che però sarà integrata anche con altre fonti.

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