La Nuova Sardegna

Legacoop riparte: più imprese associate e fatturato in crescita

di Giampaolo Meloni
Legacoop riparte: più imprese associate e fatturato in crescita

Nel 2015 segnali positivi dopo anni di sofferenza L’organizzazione ha accolto il 50% delle start up regionali

10 luglio 2016
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INVIATO A TEMPIO. Dopo un 2014 di sofferenza, l’anno successivo ha riagguantato i segni positivi con la nascita di nuove imprese, l’avvio di interventi di parternariato e di progetti in collaborazione con la Regione. Il bilancio del 2015 descritto dal presidente regionale Claudio Atzori è di segno positivo e la direzione regionale della Lega delle cooperative lo ha approvato nell’assemblea riunita nel salone della Cantina Gallura (una coop, appunto) di Tempio Pausania. Se va bene la contabilità sociale vuol dire che rientra nello scenario dell’ottimismo anche la dinamicità economica di questo sistema d’impresa che si appresta a celebrare nel prossimo autunno i 130 anni dalla nascita. Una storia nella quale anche la Sardegna vanta pagine di straordinario rilievo.

Certo, ci sono soprattutto le gestioni dei Centri di assistenza che pesano nella contabilità generale, alcuni verranno chiusi o ridimensionati. Ma l’attività d’impresa del sistema cooperativo sardo vira verso la ripresa, anche grazie allo sblocco del Patto di stabilità che ha permesso alla Regione di spendere 800 milioni per superare i ritardi dei pagamenti alle imprese. «Il 2014 è stato molto triste e difficile, soprattutto per il settore edile, con molte aziende cessate. Nel 2015 sono nate nuove coop e siamo l’organizzazione che da sola ha tenuto a battesimo oltre il 50% delle start up », nota Atzori.

Il conto finale, spiega il direttore generale Legacoop Sardegna Daniele Caddeo è «confortante»: 690 aziende associate con un fatturato di un miliardo e 200 milioni.

Con le ultime adesioni, Legacoop è leader nel settore vaccino e ovicaprino, con il 100% del latte e formaggio raccolti in Sardegna (nel primo caso) e il 65-70% nel secondo. Nel vitivinicolo le coop associate valgono il 35% del settore. «A portare sulla ripresa è soprattutto l’impegno che la Lega delle cooperative ha messo in campo in un contesto economico difficile», osserva il presidente nazionale Mauro Lusetti.

Per il sistema delle imprese cooperative, è tutt’altro che secondrio il rapporto con l’amministrazione regionale. Anche su questo Atzori non teme di spendere una nota critica: «Bene la programmazione dei fondi, ma forte ritardo nella programmazione dei bandi, occorre una marcia diversa: tutto doveva essere pronto per i primi mesi del 2016, ma in campo non c’è nulla. Dopo la Finanziaria è tutto fermo, forse è una situazione figlia dell’ambiente politico di queste settimane. Il fatto è che di fronte a una nuova apertura delle banche sul fronte degli investimenti, ogni settimana rinviata è persa».

Tema spinoso di questi tempi è anche la legalità. Un piccolo decalogo ma declinato con decisione, quello che Claudio Atzori ha proposto alla platea delle coop sarde. «Accentuare l’attenzione per la legalità non guasta. Dobbiamo essere tra i primi a portare la bandiera, occorre migliorare i comportamenti e avere migliore conoscenze di chi rappresentiamo. Essere capaci di avvertire per tempo i campanelli d’allarme e non fingere di non vedere».

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