La Nuova Sardegna

Sindaci all’attacco: il servizio resta pessimo

di Claudio Zoccheddu

Emergenza in Baronia, autobotti a Siniscola e Posada. Scano (Anci): «Gli utenti non hanno fiducia»

09 luglio 2016
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SASSARI. I pazienti sembrano pronti a rimettersi in forze ma sono ancora molto deboli. Il bollettino medico che misura lo stato di salute del rapporto tra i comuni della Sardegna e Abbanoa non è dei più incoraggianti. Le criticità rimangono e in alcuni casi sono drastiche. Ecco perché i rappresentanti dei comuni hanno accolto a braccia aperte le buone nuove comunicate dal gestore unico delle acque sarde ma non hanno scordato i disservizi, le tensioni e le tante carenze di un sistema idrico obsoleto: «Abbanoa deve guadagnare la fiducia degli utenti», ha spiegato ieri Pier Sandro Scano, presidente dell’Anci, «perché le criticità rimangono nonostante l’approvazione del bilancio. Abbanoa deve accelerare i tempi, anche quando si parla della cessione delle quote di maggioranza ai comuni». Le lamentele hanno fatto breccia anche in Regione: «È positiva l’apertura dell’assessore Maninchedda all’accorciamento dei tempi per il passaggio delle quote di maggioranza», ha detto ancora Scano, «il programma prevede cinque anni ma deve essere più veloce e serve una verifica tecnica e contabile. Per adesso i comuni devono fornire assistenza ai cittadini che intendo ricorrere ma consigliere di non pagare le bollette è un errore». Scano, però, ha un cruccio: «La fiducia degli utenti è fondamentale. Abbanoa deve riguadagnare credibilità. Un esempio: pago la bolletta dell’Enel senza controllarne le voci perché mi fido ma spulcio quella di Abbanoa». I comuni che vedono Abbanoa con il fumo negli occhi sono ancora tanti e alcuni sono costretti a sopportare emergenze perpetue. A Siniscola negli ultimi 9 anni sono state emanate circa 60 ordinanze di non potabilità dell’acqua. E in questi giorni la situazione non è cambiata: «Subiamo un danno d’immagine incalcolabile», ha spiegato Sebastiano Bellu, portavoce della lista che il 6 giugno ha vinto le elezioni, «il paese è in ginocchio, 11mila persone, ma in questo periodo anche i turisti subiscono i disservizi». Le percentuali batteriche sono talmente elevate che è sconsigliato addirittura lavarsi i denti: «Ce la prendiamo anche con la Regione, che non fa nulla. Abbanoa, poi, non può permettersi di informare i cittadini con tre giorni di ritardo rispetto ai rilievi della Asl, si rischiano emergenze sanitarie. E poi ci deve fornire le autobotti che in questi giorni sono sparite e sono riapparse solo dopo la richiesta del sindaco, che ha denunciato Abbanoa alla Procura della Repubblica».

Sulla stessa falsariga anche la situazione di Posada dove arriva la stessa acqua, quella della diga di Maccheronis: «L’incontro recente a Nuoro mi ha convinto a concedere ancora un po’ di fiducia», ha detto il sindaco, Roberto Tola, «ma la situazione è critica: l’acqua è di pessima qualità perché il potabilizzatore non è sufficiente e la soluzione delle autobotti non può essere definitiva. Serve un intervento che possa risolvere i problemi dell’Alta Baronia, che ci permetta di vivere senza assilli e di fare turismo».

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