La Nuova Sardegna

il bollettino

Fiamme da Nuoro ad Assemini

Un’altra giornata difficile: roghi sparsi domati con i mezzi aerei

09 luglio 2016
2 MINUTI DI LETTURA





NUORO. Un’altra giornata di ordinaria emergenza. Anche ieri l’isola è stata colpita da diversi incendi, per fortuna di dimensioni ridotte. Il fuoco ha bruciato la periferia di Nuoro, Oniferi, Sardara, Mandas, Foresta Burgos,Galtellì e Assemini nella zona industriale di Macchiareddu dove sono intervenute le squadre del Corpo forestale, della Protezione civile e dei vigili del fuoco aiutati dall’intervento di un mezzo aereo regionale.

L’incendio più pericoloso è stato quello che si è sviluppato a Nuoro tra la zona di Corte e la galleria di Pratosardo, sulla Statale 389 che unisce l’area del copoluogo barbaricino a Lanusei. Le fiamme sarebbero partite dal ciglio della strada e per colpa della brezza che soffiava vicino alla galleria avrebbero preso vigore fino a minacciare alcune abitazioni e qualche capannone della zona industriale, lambendo anche l'ingresso della galleria che era ornata da un semicerchio di fuoco. Un effetto che non è bastato a spaventare gli automobilisti che hanno transitato nella galleria fino al blocco del traffico. Le fiamme sono state domate dopo alcune ore di lavoro e dopo l’intervento di tre elicotteri decollati delle basi del Corpo forestale di Farcana e Anela. A terra, invece, hanno lavorato le squadre della forestale, dei vigili del fuoco ed i volontari della Protezione civile mentre la Polizia stradale si è occupata controllare il traffico sulla Statale 389.

Un’altra situazione di emergenza si è sviluppata nella zona tra Mandas e Sardara. Anche in questo caso è stato necessario l’intervento di un mezzo aereo regionale che è stato determinante per contenere le fiamme e evitare che l’incendio potesse crescere e minacciare i centri abitati. I roghi di ieri non hanno causato danni alle persone e alle abitazioni grazie al tempestivo intervento dei mezzi di soccorso. (c.z.)

La strage

Famiglia sarda sterminata in Germania, sgomento nell'isola: «Le loro radici sono qui, tornavano spesso»

di Giancarlo Bulla
Le nostre iniziative