La Nuova Sardegna

Migliaia di prenotazioni cancellate

Il sindaco Nizzi: danno d’immagine fortissimo. E il presidente Rigotti chiede scusa

08 luglio 2016
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OLBIA. «Migliaia di passeggeri hanno cancellato la loro vacanza in Sardegna a causa della paura di non trovare i voli e hanno decisa di farla in altre regioni d’Italia – dice Settimo Nizzi – . È un danno molto forte, economico e d’immagine. Che può essere ancora limitato, se prevarrà il senso di responsabilità dei dipendenti di Meridiana, a cui rinnovo l’appello a tornare al lavoro».

Il sindaco di Olbia, appena rieletto, si è trovato davanti un’emergenza: quella di Meridiana. Da quando è cominciata la protesta dei dipendenti, esasperati dai licenziamenti, mantiene contatti quotidiani con tutti: azienda, sindacati, aeroporto, enti pubblici. Ieri ha avuto un dossier con numeri e prospettive della compagnia aerea di Olbia.

«Sono perfettamente consapevole del dramma che stanno vivendo i 300 lavoratori licenziati – dice Nizzi –. Noi, come Comune, per quello che potremo fare, staremo loro vicini e lavoreremo perché, come stabilito dall’intesa Governo-sindacati, Meridiana possa avere come socio Qatar Airways e così crescere molto, fino ad avere bisogno di riassumere i licenziati. Le cui ragioni, con le loro proteste, sono ormai da noi conosciute e comprese. Per questo, è arrivato il momento che le interrompano».

«Come noi siamo consapevoli dei danni da loro subiti, loro devono esserlo dei danni che stanno creando alla Sardegna, a Olbia e alla Gallura in particolare, ai passeggeri, agli imprenditori, agli altri lavoratori - spiega Nizzi -. Sono danni economici e d’immagine fortissimi. Così si rischia di distruggere un mito: quello della bellezza delle vacanze in Sardegna. Al momento so che migliaia di passeggeri, e quindi di turisti che avrebbero fatto lavorare hotel, ristoranti, negozi, noleggiatori, operai, camerieri, hanno cancellato le prenotazioni per la Sardegna e si sono probabilmente spostati in altre regioni d’Italia. Chi ha sette, dieci giorni di vacanza non può correre il rischio di perderne uno o due in aeroporti per i voli di Meridiana che saltano».

Su questo fronte, l’Usb (la sigla che rappresenta gli assistenti di volo) ha già proclamato un altro sciopero: sarà di 8 ore il 23 luglio.

E ai passeggeri, ieri, si è rivolto anche il presidente di Meridiana con una lettera aperta. «Desidero scusarmi a nome della Compagnia per i disagi che state sopportando a causa di un anomalo e abnorme fenomeno di assenteismo, che dal 28 giugno interessa circa il 50% degli assistenti di volo e il 70% dei piloti - scrive Marco Rigotti -. Questa forma esecrabile di protesta deriva dalla contestazione dell'accordo firmato il 27 giugno al ministero dello Sviluppo economico, grazie al quale è stato possibile chiudere il negoziato con 6 delle 9 sigle sindacali presenti in Meridiana sul dimensionamento dell'organico e il nuovo contratto di lavoro. Sono queste le condizioni necessarie perché la Compagnia possa perfezionare la futura partnership con Qatar Airways, grazie alla quale ci auguriamo in futuro di potervi ospitare fornendo un servizio eccellente e degno di una compagnia con la nostra storia». (g.pi.)

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