La Nuova Sardegna

Forestas, l’Inps boccia i contratti

di Claudio Zoccheddu

Mauro Pili: «Atti alla Corte dei conti». Giuseppe Pulina: «Fase interlocutoria»

07 luglio 2016
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SASSARI. Pubblici o privati? Difficile dirlo. L’unica cosa certa è che il contratto di lavoro dei dipendenti di Forestas ha generato un caso politico. La legge regionale che ha istituito la nuova agenzia regionale prevede per i dipendenti un inquadramento come lavoratori agricoli, dunque al di fuori dei confini del contratto dei dipendenti pubblici.

La fuga in avanti è stata del deputato Mauro Pili che ha denunciato lo strano caso degli ex dipendenti dell’Ente foreste e la conseguente bocciatura da parte dell’Inps: «Il contratto privatistico dei lavoratori non può essere applicato sul piano previdenziale», ha detto Pili, «dunque niente furberie, la previdenza per i 5.500 dipendenti coinvolti avrà natura pubblica e gli sgravi previdenziali agricoli non sono applicabili ai lavoratori di Forestas. Dopo aver duramente penalizzato i lavoratori dell’Ente foreste, non inquadrandoli nell’organico regionale, adesso la Regione subisce la mazzata dell’Inps».

E si tratterebbe proprio di una mazzata, dato che in ballo ci sono 20 milioni di euro di differenza nella gestione degli oneri previdenziali dei due contratti. Pili non ha dubbi: « Ora si fermi questa legge scellerata e questi legislatori avventati rivedano subito il profilo contrattuale dei lavoratori dell’agenzia Forestas, l’unica nel sistema della Regione a non avere il contratto regionale», e anche il futuro sembra già scritto, perlomeno secondo il leader di Unidos: «Adesso saranno costretti a riportare ancora in Consiglio regionale la legge forestale per ridefinire il contratto applicato ai lavoratori di Forestas e per applicare il contratto dovuto».

L’amministratore unico dell’agenzia Forestas, Giuseppe Pulina, ha deciso di impugnare la decisione dell’Inps e di difendere le sue posizioni: «Quando c’è una nuova iscrizione, l’Inps esprime un parere. In questo caso l’interlocuzione è aperta ed è prematuro trarre ogni tipo di conclusione. Ho fiducia nell’Inps e sono sicuro che la nostra posizione verrà chiarita anche perché noi abbiamo seguito la legge».

Sulla genesi del problema, la nuova legge forestale, Pulina passa la patata bollente alla politica regionale: «La valutazioni spettano alla parte politica, agli assessori e al presidente della Regione».

La replica di Pili è stata immediata: «Il commissario di Forestas, dopo la mia denuncia, ha confermato e ha fatto pubblicare una delibera con la quale impugna la decisione dell'Inps. Anzichè opporsi alla decisione dell'Inps, La Regione farebbe bene a rimuovere quella vergogna che ha negato il contratto regionale dovuto per 5.500 lavoratori. Se non lo faranno dovranno risponderne alla Corte dei conti, ho già trasmesso gli atti affinchè tenga conto di questo misfatto e valuti il danno erariale».

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