Quote latte uguali per tutti deciderà l’Unione europea
L’assessore Falchi spinge per estendere agli ovini le misure adottate per i bovini L’ultima parola al Consiglio agricolo che ne discuterà entro la fine di luglio
29 giugno 2016
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SASSARI. Latte ovino come quello vaccino. Perlomeno per quanto riguarda le quote. È questa la proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, adottata dal ministro Maurizio Martina e presentata durante la riunione del Consiglio agricolo europeo di lunedì scorso. L’idea è di estendere al comparto ovino le stesse misure anti crisi attivate per il settore bovino e la reazione del ministero ha soddisfatto l’assessore: «Il ministero ha mostrato grande sensibilità verso le nostre istanze, consapevole della crisi che potrebbe nascere – ha detto Elisabetta Falchi – i nostri interventi per riorganizzare il comparto sono andati nella direzione giusta, con l’organizzazione in filiera e la preparazione per l’organismo interprofessionale». L’assessore Falchi aveva scritto al ministro Martina per sollecitarne il supporto contro le difficoltà del comparto lattiero caseario ovino. In Sardegna, scrive la Falchi: «Ci sono oltre 15mila aziende, diffuse su tutto il territorio e in particolare nelle zone interne: una loro crisi si ripercuoterebbe gravemente su un tessuto economico già debole. Sono consapevole delle forti carenze organizzative della filiera e ho attivato iniziative di sensibilizzazione sugli attori della filiera e sollecitato la costituzione di un’organizzazione interprofessionale, unico strumento in grado di limitare l’impatto negativo». Tra i segnali del cambiamento del comparto c’è il piano della regolazione dell’offerta per il pecorino romano, approvato a marzo. «Ora le nostre richieste arrivano a Bruxelles – conclude l’assessore – se ne discuterà già dal Consiglio agricolo europeo di luglio».
