La Nuova Sardegna

L’Ikea parte alla conquista dell’isola

L’Ikea parte alla conquista dell’isola

A Cagliari apre il nuovo magazzino. Presto l’inaugurazione di due depositi per le consegne a Sassari e Olbia

28 giugno 2016
3 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Il 66 per cento dei cagliaritani che possiedono una seconda casa ha un balcone, il 54 per cento un giardino e sceglie di stare all’aperto molto più di altri italiani che pure abitano regioni calde e poco piovose: per questo Ikea domani accoglierà i clienti sardi con proposte per arredare uno spazio aperto. L’appuntamento per l’inaugurazione è in viale Marconi 173, il locale, come è noto, non è il grande negozio tradizionale Ikea ma un “pick up point & order”, un ibrido tra l’emporio e il deposito dove si ritirano i pezzi ordinati nei punti vendita disseminati per l’Italia. La formula è nuova e Cagliari è stata scelta per un test che, se avrà fortuna, potrebbe dare vita a un’ulteriore tipologia di vendita Ikea ed è imminente l’apertura di un altro negozio test: a Roma, nel quartiere Collatino. Sempre domani apriranno altri due pick up point (magazzino dove si ritira la merce ordinata) a Sassari e a Olbia. Ma nel futuro della Sardegna c’è anche un emporio Ikea vero e proprio, col 100 per cento dei prodotti del catalogo fisicamente presenti.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:cagliari:cronaca:1.13732740:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/cagliari/cronaca/2016/06/27/news/cagliari-apre-in-viale-marconi-il-mini-store-ikea-1.13732740]]

L’oggi è invece la struttura su viale Marconi, diretta da Valerio Valenti, 104 dipendenti tra diretti e indiretti, tutti sardi. Non è casuale la scelta della Sardegna per il test nazionale sul pick up point & order: i sardi hanno «una netta propensione verso gli acquisti on line» e quando il colosso svedese ha scelto l’Italia per soppesare l’appetibilità di un negozio dove si può ordinare la merce on line o solo ritirarla, ma dove si trovano anche articoli fisicamente presenti e acquistabili, i manager italiani hanno scelto la Sardegna.

Il mercato è stato studiato, così Ikea ha scoperto che nell’isola ci sono 168mila seconde case, che il 29 per cento è in provincia di Cagliari, che la natalità non è elevata: ecco perciò che la casa-tipo proposta dagli esperti è di 90 metri quadri ed è pensata per genitori e un figlio. Nel negozio di viale Marconi ci saranno sempre 99 complementi di arredo che possono essere acquistati e portati via, ma c’è anche il self planning, l’area dove i clienti hanno diversi computer a disposizione per comporsi una cucina o un bagno scegliendo nel catalogo Ikea. L’opzione possibile è tra il fai da te o la consulenza parziale oppure totale da parte di un arredatore d’interni di Ikea, che sarà sempre presente (assicuravano ieri gli organizzatori ).

Il vantaggio che i sardi ricavano da questo rinnovato interesse di Ikea per l’isola sta nei prezzi del trasporto: ordinare mille euro di merce dalla Penisola e decidere di ritirarla in viale Marconi, ma anche a Sassari e a Olbia, significhà spendere 29 euro. Se poi si desidera riceverla a casa allora saranno 79 euro. Il prezzo non varierà sulla distanza della destinazione. Infine: nel pick up ecc. di viale Marconi c’è anche il punto ristoro, lo stile è svedese ma la finestrata ha una straordinaria vista su Molentargius e Sella del Diavolo.

In Primo Piano
Verso il voto

Gianfranco Ganau: sosterrò la candidatura di Giuseppe Mascia a sindaco di Sassari

Le nostre iniziative