La Nuova Sardegna

Asl unica: a gennaio avrà pieni poteri Areus, sede a Nuoro

Asl unica: a gennaio avrà pieni poteri Areus, sede a Nuoro

Il tavolo del centrosinistra trova l’accordo sulla transizione I Rossomori rilanciano la loro proposta sul 118 regionale

24 giugno 2016
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CAGLIARI. C’è ancora molto da chiarire e sono sempre troppe le differenze, ma forse l’Asl unica non è più una corazzata in balia delle onde. Seppure con difficoltà, il tavolo tecnico del centrosinistra ha superato la tempesta della prima riunione e lo scoglio dei primi due articoli della legge.

C’è un’intesa. Nel secondo incontro, l’assessore alla Sanità Luigi Arru e le delegazioni dei partiti hanno trovato l’accordo sui tempi in cui avverrà il passaggio dalle otto Aziende all’Asl unica. Il direttore generale sarà nominato dalla Giunta a fine luglio, ma la rivoluzione entrerà a regime all’inizio del prossimo anno, In quei mesi di transizione, «dovrà esserci un’indagine approfondita da parte del vertice di Unica, per evitare che, in futuro, alcuni territori siano emarginati». È un passaggio importante, quello della transizione: dovrebbe evitare possibili contraccolpi fino a «condividere con i territori una riforma destinata a ridurre la spesa e a migliorare la qualità».

I nodi. Oltre a dover decidere su come possano essere controbilanciati i super poteri di chi amministrerà Unica, è un problema non da poco, il tavolo deve sciogliere ancora la riserva sull’organizzazione dell’Azienda per le emergenze-urgenze: sarà autonoma, oppure accorpata? Sul punto i partiti hanno posizioni diverse, ma i Rossomori, con Emilio Usula, hanno rilanciato: «La sede amministrativa operativa dell’Areus dovrà essere comunque Nuoro e così gli ospedali San Francesco e Zonchello diventeranno strategici. Hanno tutte le potenzialità per esserlo». Ora bisognerà vedere quale sarà la risposta degli alleati alla proposta.

Le polemiche. Nonostante i passaggi in avanti, le tensioni continuano a esserci. Con un post su Facebook, Augusto Cherchi (Partito dei sardi) ha rilanciato: «È risaputo: della riforma condividiamo i principi ma da sempre la nostra posizione è critica nel merito soprattutto per gli effetti che il nuovo sistema potrebbe avere nei Comuni più periferici». Per poi tirar fuori un’altra stoccata contro l’assessore Arru e il suo staff: «Alcune sue ultime scelte non ci appaiono trasparenti come invece lo è stato finora il nostro approccio verso il disegno di legge proposta dalla Giunta». La ruggine c’è e qualcuno dovrà impegnarsi a tirala via.

Le frasi. Su Facebook, Roberto Deriu (Pd) ha scritto: «L’ostilità degli operatori sanitari comincia a farmi riflettere sulla legge». Di rimando il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha detto all’Agenzia Dire: «Come tutte le riforme coraggiose ma necessarie, anche questa mette in discussione l’attuale sistema di potere, compresi diversi interessi particolari, ed è per questo che non può piacere a tutti».

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