La Nuova Sardegna

Turismo, Alghero cresce anche senza Ryanair

di Gian Mario Sias
Turismo, Alghero cresce anche senza Ryanair

Nel sistema alberghiero le presenze sono aumentate rispetto al 2015 nonostante il recente addio della low cost

21 giugno 2016
3 MINUTI DI LETTURA





ALGHERO. Il sistema alberghiero del nord ovest non ha ancora risentito della rivoluzione dei voli da e per l’aeroporto internazionale “Riviera del corallo” di Alghero. Anzi, il confronto tra i dati di maggio scorso e dello stesso mese del 2015 rivelano un saldo positivo che va in controtendenza rispetto alle previsioni pessimistiche degli ultimi mesi.

Ovviamente questo non significa che la stagione turistica sarà tutta rose e fiori. I conti si fanno a stagione conclusa e, soprattutto, andranno analizzati con molta attenzione i numeri del sistema ricettivo extralberghiero. Ma nel primo mese senza più Ryanair, e senza la nuova programmazione estiva a forte “trazione” Alitalia, c’è un dato che invita tutti a riflettere con più calma. È l’indice di occupazione dei posti letto disponibili, che ad Alghero passa dal 44,74% del 2015 al 47,84% del mese scorso. Ancora più interessante quello che è successo agli alberghi del golfo dell’Asinara, che sono passati dal 19,30% dell’anno scorso al 30,60% di qualche settimana fa.

Si tratta di una rilevazione dell’ufficio Turismo della Confcommercio su 32 strutture alberghiere, pari a più di un terzo di quelle iscritte a livello provinciale. Le strutture prese in considerazione si trovano a Castelsardo, Stintino, Alghero, Porto Torres, Valledoria, Sorso e Sassari. Ad Alghero sono stati campionati 2.540 posti letto in 18 strutture ricettive, pari a 78.740 posti letto su base mensile. Gli arrivi nazionali sono stati 4.377 per 8.766 presenze, mentre gli arrivi stranieri sono stati 8.900 per 28.900 presenze. Nel resto della provincia, da Stintino a Castelsardo, sono stati campionati i 1.347 posti letto di 14 strutture ricettive, che diventano 41.757 in un mese. Nel golfo dell’Asinara sono arrivati 1.890 italiani e 2.604 turisti stranieri, per cui le presenze italiane sono 4.045 e quelle estere 7.520.

Stando alla rilevazione di Confcommercio nord Sardegna, i visitatori in maggio si dividono in tre categorie: le comitive di almeno 25 persone, il cui viaggio è stato organizzato da agenzie o tour operator, i singoli viaggiatori che però si rivolgono ad agenzie o tour operator per la gestione del tempo libero e i viaggiatori che si organizzano sulla Rete, usando Booking o Expedia. I primi arrivano in nave e si muovono in pullman per la loro vacanza. Complici i rischi legati alla sicurezza nel Nord Africa e in Turchia, questo settore è in grande crescita. La seconda tipologia di turista viaggia con i voli charter ed è destinata ad aumentare sensibilmente da questo mese in virtù del significativo incremento dell’offerta. Il terzo segmento, che arriva in Sardegna in aereo e predilige le compagnie low cost, è in forte calo. «Visti i posti letto rimasti vuoti, constatiamo la potenzialità della ricettività alberghiera», osserva il presidente di Federalberghi Confcommercio nord Sardegna, Stefano Visconti. «L’avvio di stagione è stato salvato dal trasporto navale – aggiunge – mentre per ora il trasporto aereo paga pesantemente pegno».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative