La Nuova Sardegna

Sassari, massacra la compagna con una spranga

di Luca Fiori
Sassari, massacra la compagna con una spranga

L’aggressione in casa: il 19enne arrestato. La 32enne è in prognosi riservata

13 giugno 2016
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SASSARI. Quando la furia del fidanzato si è placata per qualche secondo, è riuscita a prendere il cellulare e con un filo di voce ha chiesto aiuto ai genitori: «Venite subito, mi sta massacrando». Si è salvata così, una donna sasssarese di 32 anni che nella serata di sabato scorso (11 giugno) ha rischiato di diventare l'ennesima vittima di un femminicidio tra le mura domestiche durante una lite con il compagno. Il suo aggressore è stato rinchiuso nel carcere di Bancali con l’accusa di lesioni aggravate, mentre lei è ricoverata all’ospedale civile di Sassari in prognosi riservata e con fratture in tutto il corpo.

Durante un raptus di follia il fidanzato di 19 anni, Simone Niort, un passato turbolento e qualche disturbo della personalità, l'ha colpita con una spranga e un bastone, procurandole la frattura dell’anello orbitale e quella di due costole e di tre vertebre. Poco prima - per strada - il giovane aveva minacciato con un coltello un passante, intervenuto proprio per difendere la donna da una prima aggressione, ma dopo l’intervento dei carabinieri il diciannovenne era stato rilasciato con in tasca una denuncia a piede libero. La lite con la fidanzata in via Nurra aveva attirato l’attenzione di diversi passanti e quando, dopo uno aver visto volare uno schiaffo un passante aveva deciso di intervenire, il giovane aveva estratto un coltello e gli aveva detto di non impicciarsi.

Poco dopo erano intervenuti i carabinieri, ma in mancanza della flagranza, i militari avevano potuto solo sequestrare il coltello e denunciare il giovane senza poterlo accompagnare in cella.

Così, rientrato a casa, Simone Niort ha deciso di regolare in privato i conti con la fidanzata. Prima dell’arrivo dei genitori e della sorella ha infierito su di lei con una violenza brutale e gratuita, lasciandola per terra in condizioni gravissime. La donna è stata sbattuta sul pavimento e mentre provava a chiedere aiuto Simone Niort l’ha colpita a ripetizione, prima con una bastone e poi con una spranga. Una scarica di violenza che ha raggiunto la donna prima alla testa, poi nel resto del corpo. Solo quando l’ha vista per terra quasi priva di sensi il compagno si è fermato.

È in quel momento che la donna ha trovato la forza di prendere il cellulare, comporre il numero di casa dei genitori e chiedere aiuto. Il padre, la madre e la sorella sono corsi da lei, ma quando sono arrivati davanti all’appartamento di via Montello Simone Niort si è rifiutato di aprire la porta. A quel punto il padre della donna ha composto il 112 e ha chiesto aiuto ai carabinieri. I militari del nucleo radiomobile si sono precipitati nel quartiere di Monte Rosello e e hanno convinto il giovane ad aprire. Quando hanno messo piede dentro casa hanno trovato uno scenario di guerra. La donna era per terra dolorante e in un lago di sangue, mentre l’intero appartamento era stato messo sottosopra dalla furia del diciannovenne. Il giovane aveva spaccato quasi tutti gli arredi della casa con la stessa spranga con cui poi ha massacrato la compagna.

La donna è stata immediatamente accompagnata al pronto soccorso da un’ambulanza del 118 fatta arrivare sul posto dai militari. Vista la gravità delle ferite i medici non hanno sciolto la prognosi. Per Simone Niort a quel punto sono finalmente scattate le manette. Il sostituto procuratore Paolo Piras ha disposto la custodia cautelare in carcere e il giovane è stato accompagnato a Bancali dai carabinieri. L’accusa di lesioni aggravate potrebbe tramutarsi in quella di tentato omicidio. I prossimi giorni dovrà comparire davanti a un giudice per l’udienza di convalida del fermo.

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