La Nuova Sardegna

Nuoro, tante eccellenze ma non si fa sistema

di Paolo Curreli
Nuoro, tante eccellenze ma non si fa sistema

Il territorio è ricco di testimonianze del passato che non riescono a diventare una fonte di reddito

12 giugno 2016
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NUORO. Se avete in mente di visitare uno dei monumenti archeologici più suggestivi del Nuorese e non sopportate la calca, evitate il 19 giugno, giorno del solstizio d’estate: per gli appassionati di archeoastronomia e per tanti amanti delle filosofie new age è il giorno adatto per recarsi alla fonte sacra nelle campagne di Orune, quando i raggi del sole risplendono direttamente nel pozzo.

Lo sanno bene i tanti amanti del sito archeologico, molti dei quali stranieri, che non perdono mai questo appuntamento e potrebbero “intasare” il passaggio.

Su Tempiesu a Orune, Romanzesu a Bitti, le domus de janas a Oniferi, il nuraghe Tanca Manna a Nuoro, Sa Sedda e Sos Carros a Oliena: sono solo alcune delle eccellenze archeologiche di un territorio che potrebbero diventare un museo a cielo aperto e una sicura fonte di reddito se solo si riuscisse a fare sistema, proponendo un circuito turistico integrato e non circoscritto ai campanili. Troppo spesso infatti tra comuni anche confinanti non esiste la giusta collaborazione per fare rete, come si dice, e proporre un modello di turismo alternativo a quello delle coste.

In realtà c’è chi ce l’ha fatta, ed è il caso di Dorgali, che può proporre alcune perle come i resti del villaggio nuragico e la dolina di Tiscali, o il complesso nuragico di Serra Orrios, ma anche visite guidate alla gola di Gorropu, in territorio di Urzulei ma raggiungibile anche dal versante dorgalese. Grazie a queste ricchezze ambientali e naturalistiche il comune barbaricino incassa ogni anno canoni e royalties che ne fanno uno degli enti locali più floridi del Nuorese. Un esempio da seguire che potrebbe diventare parte di un sistema in grado di indirizzare una domanda sempre crescente, soprattutto a livello internazionale, verso le bellezze archeologiche della Sardegna, di cui il Nuorese è ricchissimo. Tornando a Su Tempiesu, c’è chi, come il sito web Sardegna Sacra, ha pensato bene di mettere insieme la magia del solstizio d’estate con un’escursione al santuario nuragico di Romanzesu, nel vicino territorio di Bitti. Tutto sotto la guida di esperti di archeologia e astronomia pronti a svelare misteri antichi migliaia di anni.

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