La Nuova Sardegna

ILBONO. Una curva più insidiosa delle altre, imboccata forse con troppa leggerezza, e in un attimo, Manfred Hrbek, 55 anni,nato in Austria, perde il controllo della sua potente Yamaha R1, cade con violenza sull’asfalto al chilometro 100 della statale 198, all’altezza di Ilbono, poi urta il guard rail e si ferma. Gli automobilisti che arrivano subito dopo, capiscono al volo che la situazione è molto seria: sull’asfalto, steso a terra, c’è un motociclista immobile.

Uno dei suoi scarponi è volato a qualche metro di distanza, mentre il casco porta impressi i segni dello schianto, e a poca distanza ci sono pure alcuni pezzi di una carena. La chiamata al 118 parte e in un attimo, sulla statale vicino a Ilbono, arriva un’ambulanza del 118 e i carabinieri della stazione di Villagrande Strisaili. Sono minuti concitati: i medici e il personale sanitario tentano l’impossibile. Ma niente, nemmeno 40 minuti di tenaci tentativi di rianimazione cardio-polmonare, riescono a strappare Manfred Hrbek alla morte. Il suo decesso viene dichiarato intorno alle 13.40. “Arresto cardiocircolatorio per politrauma cranico e facciale, sospetta base cranica, trauma toracico chiuso, frattura scomposta ed esposta di perone sinistro”. Troppo, pure per un fisico ancora giovane come quello del motociclista austriaco.

Non era la prima volta che Manfred Hrbek si avventurava in sella alla sua moto sulle strade della Sardegna. Anche lui, come tantissimi altri amanti delle due ruote, tra la primavera e l’inizio dell’estate affollano le statali isolane ma spesso, forse, ne sottovalutano le insidie. Certo è che negli ultimi anni le vittime delle strade, in sella a una moto, sono purtroppo aumentate. E le cronache le annoverano soprattutto tra i turisti, e non tra i residenti. L’anno scorso, in particolare, erano state diverse le vittime registrate sulle strade tra Ogliastra e il Nuorese.

Più volte, i carabinieri e la polizia stradale hanno invitato automobilisti e motociclisti a usare una maggiore prudenza quando si guida.