La Nuova Sardegna

porto torres/gli assessori falchi e piras

Agricoltura e chimica verde, l’integrazione parte dal cardo

di Gavino Masia
Agricoltura e chimica verde, l’integrazione parte dal cardo

PORTO TORRES. La coltivazione del cardo permetterà agli agricoltori di ottenere un guadagno netto di almeno 245 euro a ettaro grazie agli incentivi della Misura 10 del Psr, Programma di sviluppo...

01 giugno 2016
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PORTO TORRES. La coltivazione del cardo permetterà agli agricoltori di ottenere un guadagno netto di almeno 245 euro a ettaro grazie agli incentivi della Misura 10 del Psr, Programma di sviluppo rurale regionale. Si è discusso di questa opportunità nel corso del seminario informativo organizzato al Museo del Porto dall’Agenzia Laore, in collaborazione col comune di Porto Torres: il tema è particolarmente sentito per le prospettive di utilizzo delle biomasse negli impianti della chimica verde di Matrìca. Esperti e studiosi del settore hanno illustrato la misura del Psr e i nuovi disciplinari di produzione di olivo, vite, carciofo e cardo a produttori e associazioni di categoria. «La qualità è la chiave del nostro Psr perché è l’elemento che aumenta la competitività sui mercati – ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura Elisabetta Falchi –: qualità del prodotto che deve andare di pari passo con la qualità dell’ambiente e per questo abbiamo dato grande importanza alle misure per il benessere animale, la produzione biologica e quella integrata». Proprio quest’ultimo aspetto - l’uso di metodi sostenibili ed ecocompatibili che minimizzano l’utilizzo di prodotti chimici a tutela dell’ambiente - per l’assessore rappresenta «il prodotto di qualità che può nascere solo da un territorio di qualità, e noi vogliamo spingere gli agricoltori in questa direzione». L’assessore regionale all’Industria Maria Grazia Piras ha invece parlato dell’importanza di una materia prima per biopolimeri a km 0 per una industria come Matrìca: «L’obiettivo è incentivare la coltivazione del cardo fino a 10mila ettari in terreni che siano marginali e non condizionino la produzione ortofrutticola e agricola primaria, portando anche benefici per l’allevamento animale». Per Piras altra priorità riguarda la conquista del mercato compostabile, che entro il 2020 passerà da 120mila a 300 mila tonnellate, «e noi spingiamo in questa direzione ogni volta che concediamo un contributo regionale, con l’auspicio che a settembre si possa partire con la semina». L’assessore all’Industria si è poi soffermata sull’impegno della Regione perché i progetti della chimica verde, a rischio dopo l’annunciata vendita di Versalis da parte di Eni, vadano avanti: «Chiediamo che gli investimenti siano realizzati». Per il responsabile delle relazioni esterne di Novamont, Marco Versari, lo sviluppo di una filiera territoriale è parte integrante del successo di Matrìca: «L’obiettivo è produrre plastiche e lubifricanti, ma l’aspetto fondamentale è riuscire a favorire l’integrazione con gli agricoltori del territorio perché diventino fornitori della materia prima».

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