La Nuova Sardegna

Il giovane morto nell'incidente di Sorso aspettava un figlio

Gavino Piana, morto nell'incidente
Gavino Piana, morto nell'incidente

La fidanzata incinta della vittima è stata la prima ad accorrere sul luogo dell’incidente: è sotto choc

30 maggio 2016
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SENNORI. C'è un figlio che verrà al mondo in autunno ma non conoscerà mai il suo papà. C'è una giovanissima mamma che dovrà crescerlo da sola. E poi c'è un giovane padre che invece non potrà mai stringerlo tra le braccia. È Gavino Piana, il 25enne di Sennori che sabato notte ha perso la vita in un incidente stradale lungo la strada litoranea di Sorso. La sua morte spezza a metà due famiglie, quella presente e quella futura che sognava di mettere su con l'amore della sua vita. La fidanzata ventenne, Federica, è stata tra i primi ad arrivare sul luogo dell'incidente, quella curva buia e fredda in località La Farrosa da dove il suo amore non si è più rialzato. Il presentimento più brutto l'ha avuto proprio lei. L'ha visto andare via dalla casa di campagna dove erano invitati per una festa ma non l'ha visto ritornare. Si è insospettita e quindi è uscita a cercarlo. L'ha trovato sull'asfalto gelido della strada litoranea di Sorso, addormentato tra le lamiere della sua Lancia Y. La ragazza era sotto choc e alle persone sul posto ripeteva in continuazione: «Chi c'è sotto la macchina? È Gavino? Ditemelo, è Gavino? Quella è la sua auto e io aspetto un figlio da lui». Poi è arrivata la conferma e la disperazione ha preso il sopravvento.

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Chi ha conosciuto Gavino Piana lo descrive come un ragazzo tranquillo, educato e molto bravo nel suo lavoro: mai un problema, mai uno sgarro. Il classico tipo con la testa sulle spalle e un cuore grande, amato e stimato da tutti i suoi coetanei e non, un mago dei computer che quando posava le mani su una tastiera sapeva fare faville. Gavino Piana lavorava come tecnico informatico alla ditta Mediatek di Sennori e non c'era aggeggio elettronico che non riuscisse a riparare a colpi di clic.

In paese ieri mattina non si parlava d'altro che dell'incidente in cui il 25enne è rimasto vittima. Anche perché la famiglia del giovane è molto conosciuta, soprattutto per via della ditta di movimento terra gestita dalla famiglia della mamma, i Lombardi, che in paese hanno operato in diversi cantieri. La famiglia è conosciuta anche per l'impegno nella società di mountain bike profuso dal padre Mario. Anche lo stesso Gavino era appassionato di mountain bike e sopra i pedali ci sapeva stare bene. Per un periodo ha anche gareggiato con i colori della società sportiva sennorese. Poi, come capita spesso ai giovani aveva scelto di cambiare, e si è buttato in palestra dove si dedicava al culturismo. Ieri, il giovane avrebbe dovuto festeggiare il suo 25esimo compleanno in compagnia degli amici e della fidanzata. Come accade sui social quando si tratta di ricorrenze speciali, la sua bacheca su Facebook avrebbe dovuto essere colma di mi piace, baci, foto e una valanga di auguri di amici vicini e lontani. E invece si è trasformata in una pioggia di lacrime e messaggi di cordoglio per la sua scomparsa. (s.s.)

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