La Nuova Sardegna

Sassari capitale sarda del turismo in 100mila alla festa della bellezza

di Luca Fiori
Sassari capitale sarda del turismo in 100mila alla festa della bellezza

Folla record per l’edizione numero 67, il centro preso d’assalto: tutti i colori e l’orgoglio dell’isola Applausi per i 73 gruppi provenienti da 68 comuni e per i 250 cavalieri che hanno sfilato per la città

23 maggio 2016
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SASSARI. Baciata da un sole estivo e invasa da migliaia di turisti arrivati da ogni parte del mondo, Sassari ha regalato a se stessa e alla Sardegna uno spot di colori, suoni e profumi dell'isola che ha lasciato a bocca aperta un pubblico che ha sfiorato nell’arco dell’intera giornata le 100mila presenze.

La 67esima edizione della Cavalcata sarda è stata un vero e proprio successo. Per un giorno la seconda città dell’isola ha indossato gli abiti della capitale e ha messo in mostra il meglio della tradizione, dell’identità e dell'ospitalità sarda. Il tradizionale appuntamento, che di fatto inaugura ogni anno la stagione turistica nel nord Sardegna, ha attirato in città per il lungo week end visitatori provenienti da tutta l'isola, dal resto d'Italia e da numerose parti del pianeta.

Il corteo di tremila figuranti, divisi in 73 gruppi provenienti da 68 diversi comuni in rappresentanza di tutte le province, seguiti da 24 gruppi a cavallo e 250 cavalieri, ha invaso festosamente le vie del centro di Sassari per il più grande evento laico che si celebra in Sardegna in onore della tradizione, dell'identità e di tutta la bellezza che l'isola sa esprimere.

Partiti poco dopo le 9 da corso Margherita di Savoia, i gruppi sono stati anticipati dalla “sfilata” di Cgil, Cisl e Uil, che hanno promosso lo sciopero generale territoriale in programma a Sassari giovedì 26 maggio. Ornati di pizzi, trine, corpetti, gonne, pantaloni, calzature, copricapo e gioielli tradizionali, donne e uomini in costume hanno attraversato - tra due ali di folla - via Asproni, via Roma, piazza d'Italia, i portici Crispo, via Cagliari, via Brigata Sassari, l'emiciclo Garibaldi, viale Italia e viale Mancini. Tutto è filato liscio, merito di un'organizzazione curata nei minimi dettagli dall'assessorato comunale della cultura. Nelle tribune allestite in piazza d'Italia l'attenzione del pubblico è stata rapita soprattutto dalla presenza tra i gruppi di bambini e di giovanissimi, sintomo di un confortante ritorno di fiamma in tutta l'isola per la tradizione e l'identità.

In prima fila accanto al sindaco Nicola Sanna e all'assessore alla cultura Raffaella Sau, ha assistito alla sfilata il critico d'arte Vittorio Sgarbi.

«È stato un grande successo - ha commentato entusiasta il primo cittadino di Sassari - abbiamo dato un segnale molto forte di una Sardegna che è viva e che sa puntare sulle tradizioni in maniera autentica e originale». Soddisfazione anche nelle parole di chi ha diretto la macchina organizzativa. «Sassari ha fatto un'ottima figura - ha spiegato l'assessore Raffaella Sau - dietro questa manifestazione c'è un lavoro immenso di tutto l'assessorato che dura tutto l'anno e che diventa intensissimo gli ultimi quattro mesi, ma direi che lo sforzo è stato ripagato dalla bellezza di questa giornata».

Presenti in tribuna autorità anche il presidente del consiglio regionale Gianfranco Ganau, gli assessori al turismo Francesco Morandi e alla cultura Claudia Firino e la parlamentare del Pd Giovanna Sanna. Per raccontare la sfilata e tutti gli eventi collaterali che da venerdì hanno trasformato Sassari in una grande vetrina dell'eccellenza sarda, sono arrivati in città diversi giornalisti stranieri. Una troupe di reporter cinesi che resterà nell'isola due mesi per realizzare un documentario ha deciso di iniziare le riprese proprio dalla Cavalcata sarda. La magia di colori che ha attraversato i due chilometri del percorso cittadino non li ha fatti pentire della scelta.

Con attenzione hanno ascoltato la voce dello speaker che illustrava in diverse lingue i dettagli dei costumi in passerella, spiegando le peculiarità del luogo di provenienza. Hanno ammirato la bellezza delle figuranti di Osilo e Ittiri, dei cavalieri di Nuoro e Villanova Monteleone e si sono lasciati affascinare dai Mamuthones e dal carro a buoi di Thiesi. Hanno sgranato gli occhi per il gruppo degli scalzi di Cabras, per il Merdules di Ottana e per il ballu tundu del gruppo “Figulinas” di Florinas. L’intera sfilata è stato un susseguirsi di emozioni, scandite dagli organetti, dalle chitarre sarde e dalle launeddas. La sfilata è andata avanti fino all’ora di pranzo, poi l’immensa folla di turisti si è riversata verso piazza Castello e verso il quadrilatero compreso tra via Asproni, piazza d'Armi, via Manno e via Enrico Costa trasformato in un grande mercatino all’aperto per cercare qualcosa da mangiare tra i tanti prodotti tipici in vendita. La festa è proseguita fino a notte fonda in piazza d’Italia con i canti sardi e con un ballo tondo da record che ha coinvolto e emozionato centinaia di persone che non sarebbero mai volute andare a dormire.

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