Città invasa da spettatori estasiati arrivati nell’isola da tutto il mondo
SASSARI. Smartphone o macchina fotografica in pugno per immortalare la storia della Sardegna che scorre davanti ai loro occhi. Sguardo estasiato e cappellino d'ordinanza per ripararsi da un sole che...
SASSARI. Smartphone o macchina fotografica in pugno per immortalare la storia della Sardegna che scorre davanti ai loro occhi. Sguardo estasiato e cappellino d'ordinanza per ripararsi da un sole che picchia forte, quasi quanto il vino Cannonau offerto a profusione dai gruppi che sfilano in costume. I turisti si confermano gli ospiti privilegiati della Cavalcata sarda.
I più organizzati hanno riservato un posto nelle tribune coperte in piazza d'Italia, e si godono lo spettacolo seduti su una seggiolina ombreggiata. Gli altri, più coraggiosi e intraprendenti, si mescolano alla folla che assiepa i marciapiedi e si arrampica sulle transenne che segnano il percorso della sfilata. Sono arrivati davvero da tutto il mondo. Giapponesi, cinesi, tantissimi europei, francesi e tedeschi soprattutto. E tanti italiani, continentali. C'è chi resta senza fiato ammirando i tessuti e i ricami esibiti dai figuranti.
Chi rimane esterrefatto dalla potenza dei Mamuthones, o sopraffatto dall'irruenza degli Isohaddores. Da un angolo di piazza d'Italia una comitiva francese applaude balli, canti e costumi. (La Sardegna è bellissima, e la Cavalcata è davvero una sorpresa eccezionale», dice Sandrine, della agenzia di viaggi e turismo “Savoie Evasion”, organizzatrice del tour nell'Isola. Sono arrivati in Sardegna tre giorni fa, con il traghetto Genova-Porto Torres, e a bordo di un bus tutto per loro stanno conoscendo a tappe il nord dell'isola: «Siamo alloggiati a Porto Conte, abbiamo visitato Alghero, Castelsardo, e poi andremo a vedere la Costa Smeralda», racconta Sandrine, che è stata conquistata dalla bellezza del mare, dalla gentilezza dei sardi, e dal cibo. Ed è rimasta sorpresa: «Molti sardi parlano il francese, e questo ci ha fatto molto piacere. Torneremo sicuramente». Karl e Anna sono una coppia di pensionati tedeschi innamorati della Sardegna, e questa per loro non è la prima volta che guardano la Cavalcata: «è almeno la decima volata che veniamo in Sardegna. Ci piace il mare ma ci piace molto anche l'interno, Nuoro, Orgosolo, Aritzo», dice Karl mescolando parole in inglese e in italiano, conscio che con il tedesco non c'è storia.
«La Cavalcata è la terza volta che la vediamo, è sempre bella e il tempo è sempre magnifico».