La Nuova Sardegna

ex sindaCO DI CASTIADAS

Villa abusiva in area agricola: 20 mesi a Eugenio Murgioni

CAGLIARI. La scelta di costruire una megavilla nelle campagne di Castiadas inventandosi un’attività agricola è costata la condanna a un anno e dieci mesi di reclusione all’ex consigliere regionale di...

21 maggio 2016
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CAGLIARI. La scelta di costruire una megavilla nelle campagne di Castiadas inventandosi un’attività agricola è costata la condanna a un anno e dieci mesi di reclusione all’ex consigliere regionale di Fortza Paris Eugenio Murgioni. Per il tribunale presieduto da Claudio Gatti - a latere Badas e Belelli - l’ex sindaco di Castiadas è colpevole di abuso d’ufficio, falso in atti pubblici e diverse violazioni paesaggistiche e edilizie. Con lui, che era difeso dall’avvocato Massimiliano Ravenna, i giudici hanno condannato alla stessa pena il responsabile dell'ufficio tecnico di Castiadas Giuseppe Floris, difeso da Giulio Pala, e alla pena di un anno il progettista della villa Sandro Lobina, difeso da Carlo Amat. Con la sentenza emessa poco prima delle 15 dopo oltre due ore di camera di consiglio il tribunale ha dichiarato prescritto l’abuso d’ufficio e il falso contestato agli imputati in relazione ai fatti del 2007, mentre è rimasta in piedi l’accusa per i fatti del 2009. Il pm Daniele Caria aveva chiesto per Murgioni due anni di reclusione, un anno e otto mesi per Floris e un anno e quattro mesi per Lobina.

La vicenda risale al 2005. Per costruire una lussuosa e attrezzatissima villa nelle campagne di Castiadas, il paese di cui era sindaco, Murgioni si era qualificato come produttore vitivinicolo. Grazie alle amicizie interne al comune, aveva successivamente messo insieme le autorizzazioni. Era stato un esposto anonimo, rilanciato dal Gruppo di intervento giuridico, a portare l’attenzione del nucleo investigativo del Corpo Forestale sul buen retiro di Murgioni, che dopo un sopralluogo venne messo sotto sequestro, dissequestrato e poi ancora interdetto coi sigilli giudiziari. Agli atti del procedimento risulta che nel 2005 Murgioni acquistò un’area di ottomila metri a Genna Spina da un latifondista agricolo, un’altro brandello di terra lo fece acquistare al padre per poi comprarlo da lui. Negli anni successivi vi costruì una residenza d'alto bordo: oltre duecento metri quadrati per ognuno dei due piani più seminterrato, telecamere di sicurezza a circuito chiuso, rifiniture extralusso e materiali preziosi. Agli atti sequestrati in municipio risultarono poi due varianti - che per il tribunale costituiscono altrettanti abusi d’ufficio, uno è andato prescritto - dove si parla di un’area di tre ettari, sufficiente a rendere lecita la volumetria della casa, mentre quella reale era di 8000 metri. Atti taroccati - secondo l’accusa - perché nessuno potesse contestargli la costruzione. (m.l)

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