La Nuova Sardegna

Sotto choc ebrei e partigiani

Sotto choc ebrei e partigiani

Il portavoce della comunità Sandri: fatti gravissimi. Cossu (Anpi): non votatelo

19 maggio 2016
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SASSARI. Cosa farebbe Antonello Zanza durante le celebrazioni della giornata delle memoria? E il 25 Aprile? E il 2 giugno?

Se lo chiede soprattutto il comitato provinciale dell’Anpi, l’associazione nazionale dei partigiani: «Cosa c'è di goliardico o di divertente nella più feroce e disumana idea di sterminio in nome di una presunta superiorità razziale?», domanda Piero Cossu, presidente dell’associazione, «di fronte a queste esternazioni non si può rimanere indifferenti. A maggior ragione quando arrivano da persone che aspirano a governare una comunità». L'Anpi provinciale ha fatto sapere di aver ricevuto diverse segnalazioni sui profili Facebook del dottor Antonello Zanza sin dal momento della presentazione delle liste per le elezioni amministrative: «Niente di nuovo sotto il sole – ha aggiunto Cossu – la rete purtroppo è piena di stupidaggini e veri e propri orrori inneggianti al nazifascismo. Sono i rischi della democrazia che solo la cultura, la vigilanza democratica e il comportamento coerente degli organi dello Stato può sconfiggere. Quello che lascia sgomenti è la leggerezza e la superficialità con cui si giustificano tali atteggiamenti, soprattutto da parte di persone che aspirano a ricoprire incarichi pubblici».

Poi, l’appello alla popolazione di Bonorva: « Avete in mano lo strumento più importante, il voto. Sta a voi scegliere chi vi deve rappresentare, non votate fascisti travestiti da buontemponi. Fate in modo che Bonorva non sia esclusa dalla vita democratica della Sardegna e del Paese».

Sulla stessa falsariga le dichiarazioni di Giacomo Sandri, portavoce della comunità ebraica della Sardegna: «Siamo tutti in grado di fare gli spiritosi ma non si può scherzare su queste cose. È molto grave che un ex sindaco abbia un comportamento di questo tipo ma tutto sommato non sono sorpreso, i social network sciolgono le briglie. Anche io mi sono trovato davanti a contenuti antisemiti e ho provveduto a rimuovere i contatti che li diffondevano».

Cancellare un candidato a due settimane dalle elezioni, però, è più complicato. Sandri ha comunque una ricetta alternativa: «Amo i cavalli e conosco il Meilogu perché l’ho frequentato e spero proprio che Bonorva trovi qualcosa di meglio. È una terra ricca di storia e di arte che ha dato i natali a tanti poeti dialettali». L’ultimo appello è rivolto ai cattolici: «Sono curioso di vedere come reagirà la comunità cattolica bonorvese. Mi auguro che si facciano sentire». (c.z.)

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