La Nuova Sardegna

vertenza ati-ifras

Lavoratori senza stipendio salgono per protesta sulla gru

Lavoratori senza stipendio salgono per protesta sulla gru

CARBONIA. Clamorosa azione di protesta dei lavoratori Ati-Ifras impegnati a Carbonia nel cantiere di scavo archeologico del nuraghe Sirai. Due dipendenti, un uomo e una donna, hanno raggiunto all’alba...

17 maggio 2016
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CARBONIA. Clamorosa azione di protesta dei lavoratori Ati-Ifras impegnati a Carbonia nel cantiere di scavo archeologico del nuraghe Sirai. Due dipendenti, un uomo e una donna, hanno raggiunto all’alba la piattaforma sulla gru e hanno minacciato di gettarsi nel vuoto. La protesta, che coinvolge venti lavoratori del cantiere cittadino e complessivamente 500 lavoratori di tutta l'isola è nata dopo l'arrivo di una comunicazione dell'azienda che non sarà pagato lo stipendio. Gli operai hanno incrociato le braccia per protesta e i due colleghi hanno raggiunto la sommità della gru. Sono scesi dopo dieci ore. A convincerli le condizioni atmosferiche avverse: il forte vento faceva oscillare la gru tanto che la donna ha avuto un leggero malessere. Per questo Giorgio Piras, segretario Fismic-Consal Sulcis Iglesiente, ha cercato in ogni modo di convincerli a scendere. I due fanno parte dei 527 dipendenti in Sardegna che rischiano di perdere il lavoro dopo il 31 dicembre 2016, data di scadenza della convenzione stipulata nel 2001 per il recupero dei siti minerari e archeologici, la gestione di attività turistiche e attività agricole. (gfn)

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