La Nuova Sardegna

paura a sestu

L’ordigno fa cilecca, fallisce l’attentato a un bombolaio

SESTU. Un “regalino” di quasi 500 grammi di gelatina posizionato nel parabrezza posteriore dell'auto parcheggiata vicino all'abitazione: destinatario del pacco bomba il rivenditore di bombole di...

16 maggio 2016
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SESTU. Un “regalino” di quasi 500 grammi di gelatina posizionato nel parabrezza posteriore dell'auto parcheggiata vicino all'abitazione: destinatario del pacco bomba il rivenditore di bombole di gas Roberto Marongiu, 60 anni. L'ordigno costruito artigianalmente con il materiale esplodente, detonatore di innesco e timer, non è scoppiato perché qualcosa non ha funzionato. Il congegno si è inceppato e la deflagrazione non è avvenuta. Se l'ordigno fosse regolarmente esploso, di certo sarebbe saltata in aria la Mercedes Classe B, ma anche le abitazioni che si affacciano in piazza San Salvatore avrebbero subìto qualche danno, sicuramente i vetri delle finestre in mille pezzi. Invece il pacchetto con il mezzo chilogrammo di gelatina è finito nelle mani degli artificieri del comando provinciale dei carabinieri, che lo hanno reso innocuo e portato via. Erano da poco passate le 8 di ieri mattina quando nella piazza del centro storico di Sestu, è scattato l'allarme. Un vicino di casa di Roberto Marongiu ha notato sul lunotto posteriore dell'auto del rivenditore di bombole uno strano pacchetto avvolto con nastro adesivo per pacchi, con due fili che si inserivano all'interno provenienti da un minuscolo involucro fissato con altro nastro. Non c'è voluto molto a immaginare che potesse trattarsi di un ordigno esplosivo e immediatamente è stato informato il proprietario dell'auto. Tempo una decina di minuti e in piazza San Salvatore è arrivata una prima pattuglia dei carabinieri di Sestu, seguiti subito dopo da quelle del nucleo radiomobile della Compagnia di Quartu, coordinati dal capitano Raffaele Cossu. La zona è stata delimitata con il nastro biancorosso e nessuno ha potuto più avvicinarsi in un raggio di qualche decina di metri. Lo hanno fatto più tardi con la loro professionalità gli artificieri del comando provinciale dell'Arma. L'ordigno artigianale è stato disinnescato, rimosso e portato via in un apposito contenitore dagli specialisti. I militari hanno sentito il commerciante preso di mira, che ha detto di non sapersi spiegare le ragioni del gesto. Il 12 marzo scorso aveva subito una rapina all'interno del suo negozio di via Cagliari, sempre a Sestu. Un malvivente con il volto coperto dal cappuccio di una felpa era entrato quando all'interno si trovava solo una dipendente e aveva preso il borsello con dentro i soldi (circa 1000 euro), fuggendo non prima di aver staccato l'hard disk del sistema di videosorveglianza. (l.on.)

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