La Nuova Sardegna

SASSARI. In casa Pd continua la caccia al nuovo timoniere. Dopo le dimissioni di Renato Soru le varie anime dem sono in stretto contatto per decidere il da farsi. Ognuna con la propria ricetta. Il primo banco di prova sarà venerdì 20 maggio alle 16.30 al centro congressi di Tramatza, dove la presidente del partito, Giannarita Mele, ha convocato l’assemblea con due punti all’ordine del giorno: la surroga dei componenti della stessa assemblea e le dimissioni del segretario con adempimenti vari. Dalla assise di Tramatza dovrebbe venire fuori il nome del nuovo segretario. Un timoniere pro tempore fino alla convocazione del congresso. Che potrebbe tenersi a giugno, dopo le elezioni amministrative, ipotesi a cui punta l’area del partito che fa capo ad Antonello Cabras e Paolo Fadda, alleati di Soru fino a pochi mesi fa. Oppure in autunno inoltrato, opzione su cui spingono i soriani, la corrente dell’ex segretario, che vorrebbe aspettare l’esito del referendum costituzionale. Quel che è certo è che prima di quel passaggio sarà necessario eleggere un segretario a termine. Un nome, questo è l’auspicio pre assemblea, su cui possano convergere le tante anime del partito. Ed è per questo motivo che il gruppo che alle primarie appoggiò Ignazio Angioni, dai renziani agli ex Ds ed ex Margherita, plaude alla scelta della presidente. «La tempestiva convocazione dell'assemblea regionale è un fatto utile oltre che doveroso – scrive l’ex minoranza di Soru –. Rivolgiamo un appello all'insieme del partito perché l'assemblea si concluda con un esito positivo cioè con la soluzione della crisi della guida del Pd. L'esigenza politica prioritaria è infatti quella di dare piena capacità operativa al partito perché faccia fronte alla responsabilità propria della principale forza di governo. Per questo obiettivo lavoriamo a iniziative unitarie, costruttive e rapide». E in pole position per la segreteria c’è proprio la presidente Giannarita Mele. (al.pi.)