La Nuova Sardegna

Il Tar boccia l’Antitrust: Abbanoa agisce in regola

di Mauro Lissia
Il Tar boccia l’Antitrust: Abbanoa agisce in regola

Annullata la sanzione da un milione inflitta l’anno scorso, le pratiche commerciali sono corrette

11 maggio 2016
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CAGLIARI. L’Antitrust ha sorvolato sul parere obbligatorio dell’Aeegsi, l’Autorità nazionale per l’energia, il gas e il sistema idrico. Non solo: l’ha ignorato senza spiegare in modo esauriente il perché, malgrado contenesse valutazioni che confermavano come le presunte pratiche scorrette in realtà non lo fossero. A stabilirlo è stato il Tar del Lazio, che con una sentenza depositata ieri 10 maggio ha annullato la sanzione di un milione e 80 mila euro che l’Autorità garante per la concorrenza e il mercato aveva inflitto il 16 settembre dell’anno scorso ad Abbanoa partendo dai ricorsi presentati dalle associazioni dei consumatori, Adiconsum in testa.

Con la decisione firmata dal presidente Carmine Volpe, dal consigliere Raffaello Sestini e dall’estensore Rosa Perna il tribunale amministrativo accoglie in pieno il primo motivo di impugnazione esposto dagli avvocati Fabio Cintioli e Giuseppe Lo Pinto, nel quale i due legali hanno sostenuto come l’Antitrust abbia applicato in modo scorretto il Codice del consumo e abbia violato il protocollo d’intesta stipulato con l’Aeegsi. In altre parole, quelle del Tar: «Il parere reso da Aeegsi, oltre a fornire una puntuale descrizione del contesto fattuale in cui le pratiche commerciali andavano inquadrate, ha espressamente riconosciuto la correttezza dei comportamenti adottati da Abbanoa alla luce della regolamentazione vigente».

Il Tar ricorda come l’Autorità di regolazione abbia chiarito «che non erano emerse violazioni da parte di Abbanoa in merito alle comunicazioni all’utenza in ordine alle teriffe applicate» mentre sulla fatturazione dei consumi presunti non c’è «nella disciplina vigente alcun obbligo che imponga la fatturazione del servizio solo sulla base dei consumi effettivi e che anzi il ricorso a fatturazioni basate anche su letture stimate consente di evitare i sovracosti che comporterebbe il ricorso a letture effettive». Peraltro, osserva ancora il Tar, a partire dal 2013 Abbanoa «ha modificato le procedure di calcolo dei consumi da addebitare, in precedenza caratterizzate dalla presenza di ampie stime, con eliminazione delle stime per gli utenti per i quali sono andate a buon fine le due letture previste».

Il Tar del Lazio conclude che alla luce del parere dell’Aeegsi «i comportamenti contestati ad Abbanoa sono risultati sostanzialmente conformi alla disciplina di settore, ovvero imposti dalla necessità di salvaguardare la missione di interesse generale che la società è stata chiamata a realizzare».

Naturalmente soddisfatto l’amministratore unico di Abbanoa, Alessandro Ramazzotti: «Avevamo da subito considerato la sentenza dell'Antitrust ingiustamente punitiva e sproporzionata, oggi il Tar del Lazio ci dà ragione riconoscendo la correttezza del comportamento commerciale di Abbanoa e in un certo senso ci incoraggia a proseguire lungo la strada dell'efficienza e del miglioramento degli standard qualitativi dei servizi alla clientela, un obiettivo che Abbanoa si è data da tempo e che persegue con forza.

Ancora una volta - conclude Ramazzotti - sono stati smentiti coloro che per difendere chi non paga le bollette hanno accusato il gestore di mettere in atto pratiche commerciali scorrette, diffondendo informazioni sbagliate e fornendo all'Antitrust documentazione che il Tar ha considerato generica e inattendibile». Il commento dell’assessore ai lavori pubblici, Paolo Maninchedda: «La strada intrapresa è quella giusta, il che incoraggia anche la Regione a proseguire con fermezza sulla strada tracciata per migliorare efficienza, qualità del servizio e del prodotto, rapporto con i clienti a vantaggio dei sardi».

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