Attentati, l’Osservatorio nell’isola
Insediamento in prefettura a Cagliari, a luglio la visita di Alfano
CAGLIARI. Si è insediata in prefettura a Cagliari la sezione provinciale dell’Osservatorio nazionale sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti degli amministratori pubblici. Presieduta dal prefetto Giuliana Perrotta, la sezione è composta da questore, comandanti provinciali dei carabinieri e della guardia di finanza di Cagliari e dal presidente dell’Anci Sardegna, Piersandro Scano. La composizione dell’organismo potrà essere integrata da altri soggetti, inclusi gli amministratori locali vittime di atti intimidatori. Ma è già polemica: fa discutere la definizione formale di “organismo provinciale”: «Per la Sardegna l'Osservatorio ha un senso se ha portata regionale e si tratta di una questione rilevante che ho già posto il 19 aprile, quando è stata presa la decisione di istituire osservatori territoriali – dice il presidente dell’Anci Pier Sandro Scano –. Per questo motivo scriverò una lettera al ministro Alfano, che arriverà in Sardegna a luglio, ricordandogli questo problema». Tra l’altro Cagliari è la provincia meno colpita nell’isola: negli ultimi due mesi l’unico atto intimidatorio nel sud è stato compiuto a Sant’Antioco. Gli altri si sono verificati nel centro-nord: a Desulo, Norbello, Belvì e Bottidda. «Abbiamo ricordato l'importanza dell'intesa sulla video sorveglianza – ha concluso Scano – e abbiamo condiviso il fatto che occorra dare a questo tavolo lo stesso carattere operativo che ha l'organismo nazionale che si occupa non di analisi ma di adottare misure idonee alla prevenzione di questo fenomeno».